In occasione del 30°anniversario della proclamazione della Madonna del Pilerio a patrona dell’Arcidiocesi di Cosenza, il Museo Diocesano di Cosenza con sede tra il Palazzo Arcivescovile e la Chiesa Cattedrale ha dato vita alla “mostra mariana” in onore della Madonna del Pilerio.
Un lunedì mariano si può definire quello dell’8 Ottobre, che ha visto protagonista il culto della Madonna, ben giustificato e suffragato dal Vangelo, dalla parola di Cristo e dalla fede; ad organizzare questa giornata attorno alle corone, alle icone della Madonna,ai gioielli, agli oggetti apotropaici e di diversa natura sono stati Don Salvatore Fuscaldo-direttore del Museo Diocesano di Cosenza, il co-curatore Francesco Piro, e la Responsabile del servizio accoglienza/ reception Maria Cristina Calvano, coadiuvati da tutto lo staff e dai volontari, che si sono impegnati per la riuscita e l’organizzazione dell’evento, a cui ha partecipato l’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Francescantonio Nolè, che ha presenziato la cerimonia di apertura attraverso l’Angelus ( tutto è avvenuto all’interno del Museo Diocesano, accompagnato anche da altri sacerdoti della diocesi). A rendere la mostra della mattina ancora più avvincente sono stati alcuni ragazzi dell’Iti Monaco -Cosenza, i quali hanno realizzato un video, in cui venivano descritti i passaggi sostanziali che hanno riportato l’icona della Madonna alla bellezza d’origine. Partendo dalla figura della Vergine, possiamo dedurre che l’icona è un trait d’union tra una Galaktotrophousa (colei che allatta) e la vergine dal rosso manto, dove il colore rosso emerge in tutta la sua interezza: si tratta di attribuire all’icona, alle statue presenti , alle croci una collocazione cristiana-bizantina, che padroneggia tutta la mostra, oltre a tutto il materiale espositivo,frutto di scelte stilistiche, di accostamenti dei colori, di disposizioni non casuali e soprattutto dà rilievo alla raffigurazione mariana.
Perché il rosso del velo? Il rosso è un colore quasi predominante che attira l’attenzione dei visitatori, oltre alle croci, agli anelli , ai gioielli presenti, e alle icone donate da famiglie private che hanno mantenuto l’anonimato, un rosso che sta ad indicare la divinità della Madonna,accanto al colore porpora dell’abito di cui è rivestita, quasi un idillio d’amore, di passione e di vicinanza ai suoi figli mariani,che ovviamente ripongono nella Vergine tutte le intenzioni , rivolgendo anche molte preghiere di sollievo dalle sofferenze, e di ritorno verso la cristianità. Si ricorda, ovviamente, che la mostra sarà fruibile fino al 09 Novembre per consentire a tutti di nutrirsi di arte, bellezza e cultura,memori del fatto che anche l’arte sacra può essere conosciuta e apprezzata, non solo dai fedeli ma anche da attenti osservatori.
a cura di Matteo Spagnuolo