Lo ha cantato anche Elvis Presley e oggi in MotoGP quelle stesse parole sembravano ripetersi: One for the money, two for the show… anche se a Buriram si è sopratutto visto lo show a tripla firma Martin, Binder, Bagnaia. La gara della Thailandia potrebbe essere la punta di diamante di uno swing asiatico del motomondiale che non finisce mai di regalare emozioni. Dalla solidità di Martin al genio di Pecco passando per il coraggio di Binder. Ha vinto Jorge, il pilota spagnolo della Ducati Prima Pramac che è riuscito a costruire una rimonta in pochi mesi e a minacciare di vincere un mondiale che sembrava chiuso e senza storia. Come sappiamo, invece, questo mondiale 2023 una storia ce l’ha e l’altro attore protagonista candidato all’Oscar di fine anno è Pecco Bagnaia campione del mondo in carica. In Thailandia non poteva dare più di quel che ha portato in pista, ha regalato emozioni e speranze facendo correre anche qualche brivido sulla schiena dei suoi tifosi e del suo team Ducati Lenovo ottenendo un secondo posto ragionato. A far da terzo incomodo e da possibile ago della bilancia è stato Brad Binder, il Sudafricano che ha cercato di dare al suo paese una seconda gioia nel giro di ventiquattr’ore dopo il mondiale di rugby vinto contro gli All Blacks la sera precedente. Il rider KTM è andato a cercare addirittura la vittoria che, tolte le sprint, gli manca da Spielberg 2021; e proprio lui è stato la variabile impazzita che ha contribuito a rendere quella della Thailandia la gara più bella dell’anno.
MotoGP: Binder show, ma è solo terzo
Per un momento le telecamere avevano l’imbarazzo della scelta su quale duello corpo a corpo mostrare al pubblico. Ovviamente avvincenti quelli per le prime posizioni, ma da non trascurare neanche la battaglia tra Quartararo e Marc Marquez per un piazzamento a centro classifica; insieme mettono sul piatto nove titoli mondiali, eppure con le crisi di Yamaha e Honda la sfida è valsa solo il sesto posto del francese. Per un attimo grande protagonista di guerre civili è stato Luca Marini, prima con Pecco poi con il compagno di squadra Bezzecchi; chiuderà ottavo davanti ad un altro italiano, Fabio Di Giannantonio che se non altro ha sconfitto il compagno di box Alex Marquez stesosi a terra. Brad Binder è stato il vero catalizzatore del Gran Premio, protagonista a sorpresa dopo prestazioni discutibili. Non ha messo da parte il suo spirito spericolato, che infatti gli è costato la sanzione all’ultimo giro ed il secondo posto, lottando per vincere e involontariamente rallentando Martin. La rimonta di Bagnaia è quindi stata favorita anche da questa sfida, perché Pecco ancora una volta non è riuscito ad ottenere una posizione soddisfacente in qualifica, ma a quanto pare per lui partire in prima o in terza fila fa poca differenza. Mentre il campione del mondo lottava con Marini, Aleix Espargaro e anche Marquez, il sudafricano era anche riuscito a mettere le ruote davanti a Martinator che è stato bravissimo ad attendere e restituire il sorpasso al momento giusto per vincere e portarsi a 13 punti dalla vetta. Al penultimo giro Pecco ha cercato il jolly, giunto dalle parti dei due leader è andato all-in all’esterno cercando il doppio sorpasso; per il mondiale sarebbe stato l’equivalente di un match point, ma neanche lui poteva andare contro le leggi della fisica, la penalità a Binder tiene ancora più aperta la sfida per il titolo.