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Pagelle di Napoli-Real Madrid 2-3: la fortuna di Ancelotti è Bellingham.

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giovedì, Novembre 21, 2024

Nel Napoli campione dopo Maradona, non riesce l’impresa che è sempre sfuggita anche al Diez: pensare di sconfiggere il Real Madrid è ancora troppo per i partenopei. C’era un sogno alla viglia: vivere un’altra notte indimenticabile, come quella del 4-1 al Liverpool dello scorso anno, la partita che fece presagire la marcia trionfale di Spalletti. “Tu chiamali sogni, ma sono ricordi” canta la popolare band contemporanea dei Pinguini tattici nucleari. E in effetti al triplice fischio nello stadio di Fuorigrotta la notte magica della scorsa Champions è diventata veramente un ricordo, unico e bellissimo, ma pur sempre un ricordo che ad ora Garcia non è riuscito a ripetere. Per la verità il Napoli ha giocato alla pari contro una delle favorite, se non la principale favorita, alla vittoria finale della competizione più prestigiosa dell’area UEFA. Ha fatto paura al suo ex tecnico Ancelotti, che comunque non si è lasciato commuovere da sentimentalismi e non ha risparmiato i Campioni d’Italia sfruttando anche un colpo della Dea Bendata che quest’oggi era dalla parte dei più forti.

Carlo Ancelotti

Napoli-Real Madrid 2-3, cronaca della partita

Con entrambe le difese in infermeria (Militao, Alaba, Courtois, Juan Jesus e Rrahmani) gli allenatori scelgono assetti offensivi: due falsi nueve per Ancelotti e il solito 4-3-3 per Garcia, in questa occasione con Politano a sostenere i Kvaramhen. Il Napoli sapeva bene che non avrebbe potuto lasciare al Real Madrid gli stessi spazi concessi al Braga, per recepire questo concetto c’è voluta un’occasione di Rodrygo nei primi minuti sventata da Meret. Poi però è la nuova difesa partenopea a dar vita ad una fantastica illusione: uscita a vuoto di Kepa, colpo di testa di Natan respinto dalla traversa e sempre di testa l’altro difensore centrale Ostigard firma l’1-0. Il momento del Napoli è buono, con deviazione Zielinski va vicino al raddoppio, ma sciaguratamente è il capitano Di Lorenzo a gelare lo spirito arrembante dei partenopei con un errore/orrore che consegna il pallone a Bellingham e ne scatena la furia. Proprio da questa leggerezza la palla giunge a Vinicius per il pareggio, poi nello stadio di Maradona Jude realizza un gol alla Maradona: in dribbling non lo ferma nessuno, l’intera difesa di Garcia si scompone sotto i tocchi magici del nuovo fenomeno mondiale, partita ribaltata, ma forse l’assenza di un leader difensivo si sente. Sul finire del primo tempo Kepa si riscatta con un’ottima parata su Osimhen.

Jude Bellingham

Il secondo tempo riparte dando continuità al buon momento del Napoli, Osi riveve da Zielinski, crossa in mezzo e si oppone Nacho… con una mano. Turpin con un Var check, anche troppo lungo, concede il rigore. Il polacco si presenta dagli undici metri, scocca la freccia precisa nell’angolo che vale più punti, palo interno e gol del pareggio. Piotr colpisce proprio l’allenatore che lo ha trasformato in un giocatore totale, ma Carletto non può farsi graffiare così profondamente da una sua creazione. Sul 2-2 Garcia decide di attaccare a tutto campo, è ambizioso e aumenta la propulsione offensiva dei suoi; Ancelotti tuttavia, ha la stessa idea e si affida alla sconfinata qualità dei blancos, i cambi di entrambi i tecnici vanno in questa direzione. Da una parte Carvajal non riesce a tenere a bada Kvara e Zielinski è in vena di cercare la doppietta instaurando un rapporto duraturo tra i suoi tiri e i guanti di Kepa. Dalla parte opposta la fortuna prima grazia il Napoli -Meret para su Vinicius e poi l’uomo ovunque Bellingham sulla respinta di testa conclude sul fondo- poi lo demolisce perchè è vero che il tiro di Valverde è potente e accademico, ma è anche vero che la traversa lo aveva respinto; Meret è incolpevole perchè la palla rimbalza sulla sua schiena e gli viene attribuito l’autogol. I campioni d’Italia provano a ricostruire il pareggio, Mendy rischia di metterla nella sua porta e Ostigard obbliga Kepa ad una parata conclusiva: la prestazione degli azzurri è ottima, ma alla fine ha vinto la squadra più forte.

Napoli-Real Madrid 2-3, le pagelle: Bellingham d’oro, Di Lorenzo horror

NAPOLI: Meret 5.5, Ostigard 6, Natan 6, Olivera 5.5/Mario Rui SV, Di Lorenzo 4.5, Anguissa 6.5/Simeone SV, Lobotka 6/Cajuste SV, Zielinski 7/Raspadori 6.5, Politano 6.5/Elmas 5.5, Osimhen 5.5, Kvaratskhelia 6.5. All. Rudi Garcia.

REAL MADRID: Kepa 5.5, Rudiger 7, Nacho 5, Carvajal 5, Camavinga 5.5/Mendy 6, Tchouameni 6.5, Valverde 7, Kroos 5.5/ Modric 6.5, Bellingham 8, Rodrygo 6.5/Joselu 6.5, Vinicius 7/Ceballos SV. All.Carlo Ancelotti

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