Si chiama «Movimento nazionale per la sovranità» il nuovo soggetto della destra sovranista di cui si tiene oggi il congresso fondativo a Roma e in cui confluiscono Azione Nazionale e La Destra. Il simbolo, che è stato approvato per acclamazione dalle Assise, ha a sinistra una fiamma tricolore stilizzata e, a destra, su fondo blu la scritta «Movimento nazionale per la sovranità».
L’Inno di Mameli ha aperto, in un albergo romano, il congresso. Sul tavolo della presidenza, affidata all’ex senatore Domenico Nania, Gianni Alemanno e Francesco Storace. La sala era piena, e all’ingresso è stato allestito un banchetto dove sono esposti ed in vendita «memorabilia» storici della destra italiana. «Dobbiamo riprendere la direzione di marcia e saremo qui insieme per due giorni in prima linea, per segnare la via da seguire», ha detto Nania.
«Oggi delude l’assenza tra noi di Giorgia Meloni, ma niente polemica: dobbiamo lavorare per recuperare un rapporto per rifare la destra grande, perché milioni di italiani in diaspora non trovano ancora la loro casa politica. Bisogna unire e non dividere», ha detto invece Francesco Storace in un applauditissimo intervento, lanciando a Silvio Berlusconi un messaggio: «Le primarie sono inevitabili. Silvio Berlusconi se ne convinca».
Storace ha spiegato che con la nascita della destra sovranisa «Finisce un incubo. Da oggi torna il sogno di una grande Italia libera». E delinea il programma: «non voglio più vedere giovani che si ammazzano per un ministro; banche che finanziano gli amichetti, amministratori incapaci che mortificano le città come fa Virginia Raggi; una Ue che non fa altro che mortificarci; nostri governanti che vedono la Patria come un fardello di cui liberarsi. La Destra ha il dovere di cancellare questo brutto presente di una Italia triste e rassegnata, e deve farla reagire». «A Destra siamo nati, a destra moriremo. prevalga la responsabilità e non l’astio o la cultura dell’orticello personale. Mai più l’Italia colonia. L’Italia torni sovrana», ha concluso, annunciando una manifestazione sovranista in occasione delle celebrazioni per i Trattati di Roma, nella Capitale, il prossimo 25 marzo.
Anche Alemanno ha sottolineato: «Dobbiamo fare primarie per scegliere il candidato premier e la linea, in modo da tenere unito il centrodestra: le primarie sono l’unico modo per ricompattare il centrodestra. Se il centrodestra non si rimette in cammino è difficile dare una risposta di governo al Paese» davanti alla divisione del Pd ed alla «incapacità» del M5S. «Ma – ha ammonito – l’unità deve essere nella chiarezza: per essa non dobbiamo fare compromessi al ribasso nè dimenticare le scelte di fondo della nostra Nazione. La Casa comune serve a difendere i valori trionfanti nel mondo della sovranità nazionale e popolare».
Il Polo Sovranista «saprà essere parte integrante di un centrodestra che possa candidarsi a governare il Paese», ha scritto Silvio Berlusconi in un messaggio da lui inviato al congresso, che è stato letto alle assise da Alemanno.
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