Classico o al cioccolato, farcito e buono per tutte le occasioni, anche nel prossimo Natale nessuno rinuncerà al panettone. Anche se, all’orizzonte, torna la classica ‘rivalità’ con l’altro dolce di Natale per eccellenza, il pandoro, che sta vivendo una nuova stagione di successo. I consumi e i trend del mondo della pasticceria in vista del Natale tornano come ogni anno sotto la lente dell’Osservatorio Sigep, il salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione, caffè, e da quest’anno anche della pizza, di Ieg – Italian Exhibition Group (Fiera di Rimini, 18-22 gennaio 2025, sigep.it).
Da una fotografia dell’Osservatorio Sigep Natale 2024 by Ieg emergono dati europei positivi: +1,5% rispetto al 2023 per i consumi della pasticceria, mentre gli acquisti si attestano a 11,4 mld di euro (Fonte: Crest, Circana). “Per contrastare il carovita, il consumatore introduce strategie diverse tra nord e sud Europa: mentre in Italia e Spagna rinuncia talvolta ad alcune proposte del menù come il dessert, nel resto d’Europa si concentra sulle occasioni esperienziali proprie della Pasticceria, massima espressione di edonismo nei consumi fuori casa. Ciononostante, in Italia i consumi nel settore pasticceria rappresentano il 40,6% sul totale dei consumi nella categoria a livello europeo”, afferma Matteo Figura, Out of Home Market Expert e direttore area Foodservice per Circana Italia.
Come è emerso dalle interviste dell’Osservatorio Sigep by Ieg 2024 ai grandi maestri pasticceri europei, il comparto affronta il caro prezzi delle materie prime: il cambiamento climatico ha ridotto la produzione delle nocciole con un conseguente +40% dei costi che inevitabilmente ricade anche sul consumatore finale; un balzo che raggiunge il +50% nel caso del cioccolato. Per Giuseppe Piffaretti, maestro pasticcere svizzero del Canton Ticino, ideatore della Coppa Mondiale del Panettone, “il panettone tradizionale rappresenta un segmento importante dell’economia delle pasticcerie nel Canton Ticino, che conta una trentina di produttori artigianali”. Nei luoghi di confine tra Svizzera e Italia vengono apprezzate le rivisitazioni come il nostro cake con mirtilli, albicocche, uvetta, grappa e castagne. Durante il Natale spopola il panettone classico nella sua versione al cioccolato”, aggiunge.
Per Luigi Biasetto, maestro pasticciere veneto e accademico Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), “il panettone tradizionale milanese è già il più richiesto dai nostri clienti, ma la grande sorpresa è il pandoro, che sta vivendo una rinascita dopo anni in cui ha sofferto le strategie di mercato della grande industria: prevediamo un +22% delle vendite; novità 2024 la Corona di Natale, simile alla ghirlanda natalizia e decorata con frutta di stagione al vin brulè e spezie”. Dal canto suo Marta Boccanera, maestra pasticciera in Roma e vicepresidente Apei (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), afferma: “Abbiamo previsto un aumento delle vendite di panettone intorno al 10-15% e volumi raddoppiati per il pandoro, ma i pasticcieri devono affrontare il rincaro delle materie prime”. Boccanera ha previsto inoltre un dolce ideale anche per la colazione delle feste che ricorda il gusto del ‘pangiallo’ con frutta secca, cedro, arancia candita.
“Il panettone classico rappresenta il 40% delle nostre vendite – dice il riminese Roberto Rinaldini, membro del Relais Dessert International e presidente del Campionato del mondo di Pasticceria juniores a Sigep – ma cresce anche la nostra proposta gourmet con panettoni d’alta gamma come il panettone Dante arricchito con pistacchio, fragoline di bosco e ciliegie, ideale per il pranzo delle feste e per doni personali o aziendali”.
Christophe Louie, panettiere-patissier parigino, racconta all’Osservatorio Sigep due grandi novità: “Per Natale puntiamo al panettone al caffè con spezie e pera realizzato insieme a Maison Verlet e al panettone con alghe e yuzu pensato insieme a Maison Petrossian per il mondo dell’aperitivo”. José Romero, pasticcere spagnolo, docente della Scuola di Pasticceria Epgb di Barcellona, riferisce come “in Spagna le vendite di panettone sono triplicate negli ultimi dieci anni, seppur senza raggiungere i livelli italiani. La versione classica del panettone piace tantissimo, e come varianti proponiamo quella al cioccolato e pistacchio”. Il dolce natalizio spagnolo per eccellenza? “Indubbiamente la ‘Turrón de yema’, con zucchero, mandorle e agrumi, viene bruciato nello strato superiore dando l’effetto della crema catalana”, assicura.
Fonte: adnkronos.com