Sembra che i pc piccoli ed economici inventati da Asus nel 2007 scompariranno perchè soppiantati dai tablet.
I principali produttori di netbook, ovvero Acer e Asus smetteranno di produrli.
Dopo Dell, HP e Samsung che avevano già preso questa decisione nel 2012, ora anche altre società si muovono nella stessa direzione delineando, di fatto, la morte del mini pc.
In realtà questa decisione non è certo un fulmine a ciel sereno. Considerando che i netbook sono nati come una soluzione sostitutiva ed in miniatura dei normali computer portatili, con l’obiettivo di soddisfare l’esigenza di movimento dei consumatori, liberandoli da un peso eccessivo, essi oggi sono stati sostituiti in maniera più che degna dai tablet.
Nel 2011 i piccoli computer economici avevano già perso il 33,5% su base annua e le vendite dei netbook vennero superate per la prima volta da quelle dei tablet.
Incolpare solo i tablet però non sarebbe corretto. I netbook nascevano piccoli e con prestazioni limitate, consone alle loro dimensioni. Pian piano sono stati aggiunti componenti che hanno sì migliorato le prestazioni ma hanno anche fatto lievitare il loro prezzo, non rendendoli più convenienti dal punto di vista economico.
Allo stesso tempo la portabilità che era il tratto saliente dei netbook, è diventata una caratteristica di secondo piano quando sono arrivati i tablet prima e gli ultrabook in seguito, entrambi capaci di soddisfare meglio le esigenze di chi cercava un prodotto maneggevole e con una buona autonomia.
I prezzi certo non sono paragonabili ma è anche vero che siamo in un momento in cui tutto o quasi è touchscreen e ogni vecchio dispositivo è destinato ad essere sostituito.
La tecnologia purtroppo o per fortuna è così: tutto ciò che è nuovo diventa vecchio in un secondo.
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