” Un disastro assurdo. Jos. Le cifre provvisorie dei morti causati dalla triplice autobomba di ieri parlano di 118 vittime e centinaia di feriti. Mai un simile evento di matrice terroristica era accaduto a Jos. La strage rischia di far tornare indietro l’orologio di almeno 5 anni, quando questi luoghi erano insanguinati da conflitti definiti etnico-religiosi. Malgrado tutto, gli abitanti delle comunità presenti in città stanno mostrando capacità di resilienza importanti e non hanno permesso a nessuno di far cadere la popolazione nel caos dei massacri machete in mano. In questo momento l’atto più rivoluzionario è STARE per condividere la malora di un popolo”.
Lo comunica Leonello Fani, rappresentante Apurimac Onlus, dalla Nigeria.