Settimana chiave per il confronto nella maggioranza sulle nomine e tra governo e opposizione sulle riforme. Entro martedì, quando l’attuale comandante Zafarana diventerà presidente dell’Eni, l’esecutivo dovrà decidere il nuovo vertice della Guardia di Finanza. . Il leader del M5s Conte parla di ‘governo bulimico’ sulle nomine ‘ben al di là dello spoil system’.
La segretaria del Pd Schlein attacca sui rapporti con l’Egitto dopo le parole dell’Ad di’Eni Descalzi: ‘L’Italia non può considerare la mancata collaborazione del Cairo sull’omicidio Regeni come un prezzo da pagare sull’altare degli interessi economici’.
Martedì è anche il giorno degli incontri chiesti dalla premier Meloni ai leader delle opposizioni sulle riforme con l’obiettivo dell’elezione diretta del capo dell’esecutivo, che sia il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio.
‘Se l’opposizione dice no, avanti lo stesso’, afferma Tajani di Fi.
“Possiamo portare un contributo se ci si vuole confrontare su come migliorare l’efficienza dell’azione di governo, ci sono alcune disfunzioni che abbiamo ormai rilevato da tempo. Se invece si svuole stravolgere l’assetto costituzionale, chiaramente non siamo disponibili”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ad Ancona, a margine di un comizio a sostegno del candidato sindaco pentastellato Enrico Sparapani.”Non è la prima volta che si tenta una stagione di riforme costituzionali – ha osservato parlando con i giornalisti degli incontri di martedì con la premier Giorgia Meloni -. Ovviamente noi andremo ad ascoltare, ma abbiamo delle idee molto chiare”. “Prima sediamo al tavolo per capire che cosa ci verrà proposto – ha detto ancora -, mi sembra di capire che ci sono tante opzioni e non c’è ancora convergenza su una prospettiva in particolare. Elezione diretta del premier o del presidente della Repubblica? “Sicuramente – ha sottolineato Conte – guardando i vari sistemi in giro per il mondo l’elezione diretta non è risolutiva per la stabilità, per esempio, degli assetti di governo. Questo è indubitabile”.
‘Se l’opposizione dice no, avanti lo stesso’, afferma Tajani di Fi.
“Possiamo portare un contributo se ci si vuole confrontare su come migliorare l’efficienza dell’azione di governo, ci sono alcune disfunzioni che abbiamo ormai rilevato da tempo. Se invece si vuole stravolgere l’assetto costituzionale, chiaramente non siamo disponibili”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ad Ancona, a margine di un comizio a sostegno del candidato sindaco pentastellato Enrico Sparapani.”Non è la prima volta che si tenta una stagione di riforme costituzionali – ha osservato parlando con i giornalisti degli incontri di martedì con la premier Giorgia Meloni -. Ovviamente noi andremo ad ascoltare, ma abbiamo delle idee molto chiare”. “Prima sediamo al tavolo per capire che cosa ci verrà proposto – ha detto ancora -, mi sembra di capire che ci sono tante opzioni e non c’è ancora convergenza su una prospettiva in particolare. Elezione diretta del premier o del presidente della Repubblica? “Sicuramente – ha sottolineato Conte – guardando i vari sistemi in giro per il mondo l’elezione diretta non è risolutiva per la stabilità, per esempio, degli assetti di governo. Questo è indubitabile”.