La procura di Velletri, sulla base degli accertamenti autoptici, ha cambiato capo imputazione per i 4 arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte: da omicidio preterintenzionale in omicidio volontario aggravato dai futili motivi. La decisione della procura era nell’aria: a determinarla sarebbero stati i risultati del primo esame medico sul cadavere di Willy e la «rilettura» della ricostruzione su quanto avvenuto nel corso della tragica serata di Colleferro. L’autopsia effettuata dall’equipe medico legale guidata dal professor Giovanni Arcudi ha stabilito che a provocare la morte del 21enne è stata una serie di colpi ripetuti sferrati con colpi contundenti. Il referto ha convinto il pubblico ministero a contestare agli arrestati il reato di omicidio volontario. «Gli esami – chiarisce il professore – hanno dimostrato che il giovano è stato sottoposto a un’aggressione prolungata, il corpo aveva numerose lesioni gravi che hanno provocato lo choc e poi l’arresto cardiaco». Di fronte a questo non era dunque più ipotizzabile l’omicidio preterintenzionale ma è stata contestata agli indagati «la volontà di uccidere». Sulla decisione dell’accusa hanno pesato anche le testimonianze dei testimoni che hanno raccontato di aver visto gli aggressori «saltare sul corpo di Willy mentre era già a terra inerme». Una spedizione punitiva dunque secondo l’accusa.
Carabinieri e Asl hanno inoltre chiuso per cinque giorni la palestra frequentata dai fratelli Bianchi. Il provvedimento è scattato in seguito ai controlli amministrativi in cui sarebbero state riscontrate «gravi violazioni di natura amministrativa».