C’è chi se ne accorge prima, chi dopo, ma il calcio “non sarà mai più lo stesso senza di te”. Potrebbero essere le prime parole, con citazione di David Guetta, di una lettera indirizzata alla tecnologia calcistica, non l’IA che ormai può scrivere i libri di testo, bensì l’occhio artificiale che annulla l’errore umano nello sport. Si fa fatica a parlare della partita in effetti, come ha affermato Nicolato al termine della sconfitta con la Francia. Il Var e la GLT – Goal Line Technology, ndr- improvvisamente sono diventate degli elementi indispensabili nelle partite di un certo livello, ogni critica all’occhio artificiale è decaduta e ci eravamo abituati a vedere un calcio arbitrato da direttori di gara con il paracadute. E quando ci ritroviamo a vedere, giocare o commentare un incontro senza tecnologia il richiamo e l’aspra critica alla sua assenza è inevitabile; siamo nel 2023, ormai si è passati da “l’arbitro ha fatto la scelta sbagliata” ad un’altra locuzione ripetuta più volte dai tifosi, “l’arbitro doveva andare al Var”. Transalpini superiori, è vero, lo ha confermato anche il CT degli azzurrini – in contrasto con le parole di Carnesecchi quasi esaltato per aver visto un’Italia “veramente forte”- tuttavia, in un universo parallelo in cui gli Europei under 21 vengono giocati realmente nel XXI secolo, il risultato con ogni probabilità sarebbe stato diverso. Un fallo di mano in area, un intervento fuori luogo nell’azione che porta al gol e una rete regolare annullata: tanto materiale che sarebbe stato messo nelle mani e sotto gli occhi della sala Var. A richiamare l’ attenzione sul calcio giocato e non sullo storico “processo all’arbitro” è stato Rovella ai microfoni RAI: “Gli episodi sono stati importanti, ma non dobbiamo fermarci ad analizzare solo quelli”. Quindi è pur vero che gli azzurrini hanno subito uno sgambetto dalla UEFA che non ha introdotto la tecnologia, ma è una verità altrettanto accertata che l’Italia ha sprecato delle occasioni colossali (Cancellieri). Aggiungiamo un portiere in stato di grazia ed ecco spiegata la vittoria francese. Non si può più sbagliare, il podio nell’Europeo Under 21 è un ordine imposto da Olimpia con la firma dei Cinque Cerchi; dopo aver mancato due mondiali, non si può guardare da casa anche l’Olimpiade di Parigi.
La cronaca di Francia-Italia Under 21
Parte forte la Francia, costantemente nella nostra metà campo per i primi dieci minuti fino al momento in cui Ricci sfiora il gol. Entrano in campo gli azzurrini, Tonali prima è incaricato di una punizione e poi calibra un pallone sulla testa di Scalvini, sopra la traversa. È solo un momento di Italia in questa prima fase a tinte blue. Kalulu lancia un pallone rasoterra in area, debole, ma illeggibile per la difesa, il tacco di Kalimuendo lo trasforma in 1-0. Spazi stretti e rapidità vengono conciliati dal gioco francese, improvvisamente gli attaccanti si ritrovano davanti al portiere, come Gouiri che per nostra fortuna svirgola al lato della porta. Tonali, strappato alla Nazionale maggiore, deve essere la stella più luminosa di questa nazionale- soprattuto dopo aver infranto i cuori dei milanisti- lo sa bene e sale in cattedra: cross preciso in area, colpo di testa di Pellegri e pareggio, fiducia di Nicolato ricambiata. Carnesecchi è un gran portiere, alza il muro su Kone, si fa perdonare l’imperfezione sul gol del vantaggio francese, non basta. Nel secondo tempo, come nel primo, l’Italia fatica ad entrare in campo, forse distratta dalle proteste per un rigore non fischiato. Uno spirito polemico giustificato, che viene mantenuto anche dopo il 2-1: Barcola è cinico a sfruttare l’errore/orrore di Udogie, una palla persa decisiva, ma l’assente Var avrebbe potuto sottolineare un fallo francese all’inizio dell’azione. La Francia rischia di dilagare, Cherki viene fermato solo da Ricci e Bade da Carnesecchi. Nicolato quindi sbilancia le disposizioni tattiche di gioco inserendo Cancellieri al poto di Pirola, le chiavi della difesa restano a Scalvini. Miretti entra bene in partita e viene murato da Bade, nella stessa azione Cancellieri e Ricci trovano l’opposizione di Chevalier. Il difensore del Siviglia, vincitore dell’Europa league, abbatte Gnonto con un fallo obbligato, cartellino rosso diretto. L’Italia ha la sua occasionissima, Miretti innesca Bellanova di tacco che trova Gnonto dalla parte opposta, il tiro in porta non era forse la soluzione migliore, ma lui calcia lo stesso verso un portiere quasi insuperabile, sulla respinta Cancellieri conclude alto da due passi, il Ct della Francia Ripoll ancora lo ringrazia. Entra anche Parisi, l’assalto finale degli azzurrini rende onore alla squadra di Nicolato, il terzino lancia Bellanova che colpisce di testa e centra il palo interno, la palla finisce in porta e solo in un secondo momento viene allontanata da Lukeba: è il gol del pareggio. Tuttavia, nessuno segnala all’arbitro che la palla ha effettivamente e visibilmente oltrepassato la linea, il risultato non cambia e la Francia vince. Ha trionfato la più forte grazie a delle assenze che pesano: il Var e la Goal Line Technology.
Pagelle Francia-Italia under 21
FRANCIA: Chevalier 8, Kalulu 6.5, Bade 6.5, Lukeba 5.5, Nkounkou 5, Thuram 5.5/ Cherki 6.5, Caqueret 6.5, Kone 7/ Simakan sv, Barcola 7/ Olise 5, Kalimuendo 7/ Wahi sv , Gouiri 5.5/ Adli sv
ITALIA: Carnesecchi 6.5, Scalvini 6, Pirola 5.5/ Cancellieri 4, Okoli 5.5, Bellanova 6, Udogie 4/ Parisi 6, Tonali 7, Rovella 6/ Miretti 6.5, Ricci 6.5/ Colombo sv, Pellegri 7, Cambiaghi 5.5/Gnonto 5.5
