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Parigi 2024, Tita-Banti binomio d’Oro: il bis olimpico è servito

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giovedì, Novembre 21, 2024

Senti che bel vento! Non è proprio la prima esclamazione che ci viene in mente guardando la medal race dei Nacra 17 disputata con 7 nodi e i catamarani volanti che non volavano. La vela è così, dopo una giornata passata sotto il sole a girovagare per il Golfo del Leone nell’eterna attesa del vento, che come Godot non si è mai presentato, gli organizzatori hanno deciso chiudere il programma olimpico con l’ultima regata e quindi i nostri Tita-Banti hanno potuto finalmente festeggiare la medaglia d’Oro. La conferma di Tokyo, i primi in questa Olimpiade a replicare la prestazione in Giappone, un successo meritato di certo per le giornate favorevoli di inizio competizione che hanno garantito al binomio d’oro la possibilità di gestire e anche di sbagliare. La squalifica nel penultimo giorno in acqua è stata irrilevante ai fini del risultato, allo start della medal race gli azzurri potevano perdere il gradino più alto del podio solo con un settimo posto combinato ad una vittoria degli argentini (che hanno abbracciato una volta scesi a terra). Parigi 2024 è la spedizione più vincente della storia della vela italiana, due medaglie d’Oro e Riccardo Pianosi ancora in corsa per un podio nei kite: ecco perché è il caso di riprendere le parole di Vasco Rossi, nonostante le condizioni trovate a Marsiglia, “Senti che bel vento”.

Ruggero Tita, Caterina Banti

Al cuore e al Vento non si comanda: chi sono i bicampioni dei Nacra 17

Al vento non si comanda e in questo caso ha avuto ragione Lessig con la sua famosa frase sull’attesa del piacere. La medaglia di Tita-Banti non è mai stata in dubbio, attendere la giornata X, quella in cui il loro successo è stato aggiunto al medagliere è senza dubbio stato un piacere anche se forse ci ha tolto il brivido della sorpresa. Alzi la mano chi ieri mattina dava ancora in corsa per l’oro gli argentini. Ci sono titoli olimpici che arrivano all’improvviso come quello di Marta Maggetti e titoli dichiarati come questo. Sono entrambi bellissimi, entrambi rendono orgogliosi l’intero paese. Tita-Banti, un binomio ormai da otto anni; era il 2016 l’anno in cui si sono conosciuti ed è iniziata la loro leggenda. Caterina scoprì la vela quando di anni ne aveva 23 (adesso ne conta 37), per la verità si era iscritta ad un primo corso sul lago di Bracciano da tredicenne, ma non le era piaciuto. E’ stato il fratello a riavvicinarla al suo sport dieci anni dopo, un periodo in cui ha praticato equitazione, scherma e ginnastica ritmica, inseguendo sogni che poi sono diventati olimpici a bordo del catamarano con i foil. Romana, nata e cresciuta al quartiere Flaminio dove si trova l’Aniene, il circolo velico per il quale è tesserata e che a Parigi ha già festeggiato l’oro di Martinenghi, Caterina è il prodiere del binomio d’oro. E’ laureata in studi islamici e conosce ben 6 lingue, una mente da campionessa come quella dell’altro componente del suo equipaggio. Ruggero Tita, il timoniere, cerca di utilizzare nella vela e negli assetti del loro Nacra i principi dell’ingegneria informatica, materia nella quale si è laureato. Ha 32 anni e a differenza di Caterina il suo colpo di fulmine con la vela lo ha avuto prestissimo, a 6 anni al Lago di Caldonazzo prima e al Garda poi. D’altronde la vicinanza geografica è sempre importane nelle scelte di vita. Nato a Rovereto, ha tentato un primo approccio con lo sci (è inevitabile da quelle parti), ma come al vento neanche al cuore si comanda e il suo amore per la vela ha prevalso sulle altre opzioni. Un velista che ha bruciato le tappe, a 12 anni era già in nazionale vincendo i campionati italiani ed europei sull’Optimist, dopo l’Olimpiade sarà nelle acque di Barcellona a bordo di Luna Rossa. Quando nel 2016 ha incontrato Caterina Banti, la sua carriera ha subìto la svolta leggendaria: magari saranno anche diversi nella vita e nel carattere, ma quando salgono insieme su una barca sono complementari, un affiatamento agonistico che li ha trasformati nei campioni di tutto. Quattro mondiali, tre europei e adesso il secondo titolo Olimpico, l’equipaggio d’oro non si ferma più ed è già nella storia con questo back to back, da Tokyo a Parigi vincono solo loro.

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