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Parma, Teatro Regio – Il barbiere di Siviglia.

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giovedì, Marzo 13, 2025

Eleganza è la parola che più frequentemente si associa all’ispirazione estetica e registica di un grande uomo di teatro qual è Pier Luigi Pizzi. E tale è l’approccio che caratterizza l’ultranovantenne maestro alle prese con Il barbiere di Siviglia di Rossini, spettacolo nato per il Rossini Opera Festival (e per il singolare spazio della Vitrifrigo Arena), poi riadattato in maniera comunque efficace per i teatri tradizionali. Come il Regio di Parma, dove la produzione è già stata applaudita nel gennaio dello scorso anno e dove torna con immutato successo in questa stagione. L’eleganza raffinata, asciutta ed essenziale del disegno scenografico, con i suoi colori neutri, con le luci fredde di Andrea Borelli (da un’idea di Massimo Gasparon) paiono rispecchiare la musicalissima esattezza dell’ispirazione rossiniana, quella sorta di delirio razionale che come un meccanismo di precisione si dispiega davanti al pubblico. Con tutto ciò, i movimenti dei protagonisti sono comunque vivaci, brillanti, divertiti, perfettamente in linea con la frizzante (e caustica) ironia rossiniana.

Photo: Roberto Ricci

Notevolissima la direzione di George Petrou, alla guida della bolognese Orchestra Senzaspine, sufficientemente flessibile nel seguire le indicazioni del maestro. Che legge Barbiere nel segno della trasparenza e della nitidezza di suono, associate però sempre a un vibrante gioco ritmico. Le linee melodiche ne vengono così sbalzate con luminosa evidenza, gli strumenti risultano ovunque rotondi e timbrati, la continuità narrativa è assicurata. Un Barbiere teatralissimo, insomma, in perfetto equilibrio tra stilizzazione e vitalità.

Photo: Roberto Ricci

Nel ruolo del titolo debutta il baritono Matteo Mancini e porta in dote anzitutto l’esuberanza della sua giovinezza, con una pregevole disinvoltura scenica che si accompagna a una voce ampia, di colore chiaro, solida nell’emissione. La sua lettura è attenta, varia, fantasiosa. Eccellente la Rosina di Maria Kataeva, la cui tonda brunitura timbrica viene esaltata dalla dolcezza e morbidezza della linea di canto, mentre l’interprete non è priva della sapida civetteria propria del ruolo. La coloratura è sempre a fuoco, l’accento misurato, la presenza scenica brillante. Ruzil Gatin appare un po’ affaticato nei panni del Conte d’Almaviva (tanto che, contrariamente a quanto avvenuto in altre recite, non canta la magnifica aria finale). Con tutto ciò, la spigliatezza attoriale, il timbro agile ed esteso, accompagnati a una innegabile sensibilità nel porgere la frase musicale, sortiscono un ritratto convincente. Straordinario – e festeggiatissimo dal pubblico – il Bartolo di Carlo Lepore, la cui interpretazione fa leva anzitutto su un fraseggio sempre vario e divertente, con quella voce profonda che si piega con grande duttilità nei difficilissimi sillabati.

Photo: Roberto Ricci

La padronanza del palcoscenico sottolinea una volta di più che questo personaggio è il vero perno dell’opera, colui che in qualche modo ne detta la cifra narrativa. Completano il cast il Basilio scuro e vispo di Grigory Shkarupa, la Berta frizzante e spiritosa di Licia Piermatteo e l’ottimo Gianluca Failla nel duplice ruolo di Fiorello e Un ufficiale. Molto bene ha fatto il Coro del Teatro Regio, istruito da Martino Faggiani. Una nota merita infine l’Ambrogio divertentissimo di Armando De Ceccon, premiato da un boato del pubblico a fine recita.

Teatro Regio di Parma – Stagione lirica 2025
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Commedia in due atti
Libretto di Cesare Sterbini

Musica di Gioachino Rossini
Edizione critica a cura di Alberto Zedda,
nuova edizione aggiornata Casa Ricordi, Milano

Conte d’Almaviva Ruzil Gatin
Don Bartolo Carlo Lepore
Rosina Maria Kataeva
Figaro Matteo Mancini
Don Basilio Grigory Shkarupa
Berta Licia Piermatteo
Fiorello /Un ufficiale Gianluca Failla
Ambrogio Armando De Ceccon
*Già allieva dell’Accademia Verdiana

Orchestra Senzaspine
Direttore George Petrou
Coro del Teatro Regio di Parma
Maestro del coro Martino Faggiani
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Luci Andrea Borelli,
da un’idea di Massimo Gasparon

Allestimento del Teatro Regio di Parma
e del Rossini Opera Festival

Parma, 9 marzo 2025

Fabio Larovere

Fonte: connessiallopera.it

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