Oltre 150 leader mondiali riuniti a Parigi hanno lanciato ufficialmente la conferenza COP21 sul clima, occasione storica per tentare una svolta contro il surriscaldamento del pianeta.Alla conferenza, che durerà sino all’11 dicembre, si cercherà un accordo globale che limiti il riscaldamento globale a 2 gradi rispetto ai livelli dell’era pre-industriale. In vista della conferenza 183 Paesi su 195 hanno presentato degli impegni per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. A Parigi è presente anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che su Facebook ha scritto: sulla sfida al cambiamento climatico “l’Italia non si tira indietro”, “farà la sua parte”, ma allo stesso tempo “siamo consapevoli che abbiamo bisogno di un accordo internazionale, altrimenti tutto sarà inutile. Siamo a Parigi per trovare un compromesso alto”. “C’è una sfida che riguarda tutti noi, i nostri figli e i nostri nipoti: il futuro del pianeta”, scrive Renzi, che avverte: “Senza allarmismi inutili, ma dobbiamo prendere atto che siamo ad un bivio”. E l’Italia “vuole stare tra i protagonisti della lotta all’egoismo, dalla parte di chi sceglie valori non negoziabili come la difesa della nostra madre terra. Quattro miliardi di dollari da qui al 2020, lo sforzo delle istituzioni e delle aziende a cominciare da Eni e Enel, un grande investimento educativo per le nuove generazioni. Siamo tra i paesi leader nella ricerca con scienziati di altissimo livello. Siamo tra i protagonisti della Green economy (biomasse, solare, geotermia). Abbiamo ridotto le emissioni del 23% negli ultimi 20 anni. Sull’efficienza energetica, con i contatori intelligenti, puntiamo alla leadership mondiale. Dunque, noi facciamo la nostra parte”, ma “il mondo di oggi e di domani guarda a Parigi. L’Italia non si tira indietro”.