Saranno circa 14 milioni gli italiani in viaggio per le festività pasquali. Di questi, 1 su 4 (24,9%) approfitterà della vicinanza con il 25 aprile per allungare la vacanza.
Emerge da un’indagine di Federalberghi. L’89,5% resterà in Italia, mentre il 10,5% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (28,9%), le città d’arte (28,7%), la montagna (16,4%). Per chi che invece si recherà all’estero, vincono le grandi capitali europee (57,8%). Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 7,06 miliardi.
“A dispetto delle difficoltà oggettive che avrebbero potuto ostacolare il progetto di un viaggio, gli italiani confermano la predilezione per le festività pasquali, intese come momento di riposo e relax in anticipo sull’estate” spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “A giudicare dalla massa critica di persone che si metteranno in viaggio – sottolinea il presidente degli albergatori – viene spontaneo pensare che ciò sia la manifestazione chiara di una maggiore sicurezza e senso di libertà da parte dei nostri connazionali. L’eliminazione delle più serrate restrizioni dovute al Covid e dettate nell’ultimo decreto per il periodo post pandemico hanno senz’altro sortito il loro effetto in termini di pianificazione e maggior predisposizione alle grandi partenze. Per noi la Pasqua rappresenta un test importantissimo in previsione della regina della vacanze che è solitamente l’estate”. “E’ segno – sottolinea Bocca – che siamo nella direzione giusta per far ripartire un comparto che si conferma strategico per l’economia di tutto il Paese, creando un giro di affari di 7,06 miliardi di euro. Siamo consapevoli che non si possa cantare vittoria. Nel nostro settore siamo stati praticamente sotto le macerie a causa dei due anni di pandemia. Oggi, con il conflitto in corso tra Russia e Ucraina che affligge gli animi di tutti noi, è come se avessimo una nube all’orizzonte”. (ANSA).