In altalena il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, misura del rischio percepito dagli investitori. Il giorno dopo la diffusione della nuova bozza del contratto di governo tra Lega e M5s lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund, che mercoledì si era allargato di 21 punti rispetto al giorno prima toccando i 151, in apertura ha ritracciato a 146. A fine mattinata è però risalito arrivando a 158 punti, il massimo da gennaio. Poi una nuova discesa a 151. Il tasso di interesse pagato dal decennale italiano, che in avvio era sceso a 2,104%, ha toccato il 2,18%, contro lo 0,6% offerti dall’omologo tedesco. E il Tesoro ha deciso di alzare dallo 0,4% allo 0,55% il rendimento garantito dal Btp Italia, il titolo indicizzato all’inflazione rivolto, per quanto riguarda la tranche emessa in questi giorni, agli investitori istituzionali.