Nel Pd inizia l’era di Elly Schlein proclamata oggi segretaria dall’Assemblea dem. La presidente della commissione Congresso Silvia Roggiani ha letto i risultati delle primarie e, dopo un lungo applauso per Stefano Bonaccini, ha proclamato Schlein vincitrice.
“Siamo qui, più vivi, forti, uniti e stiamo arrivando. Sarà questa una nuova primavera“, ha scandito Elly Schlein che ha aperto il discorso con un “grazie”. Il ringraziamento a tutti dirigenti, militanti e volontari che hanno consentito il congresso dem. “Ringraziamento poi dovuto alle mie sostenitrici e sostenitori che hanno fatto tanti sforzi e anche a tutte e tutti coloro che sono andati a votare: più di un milione, ce l’abbiamo fatta”. E “voglio ringraziare alcune persone a cui mi legano affetto e stima e il primo ringraziamento speciale va a Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli: questa cosa l’abbiamo fatta tutti insieme e ringrazio tutti coloro che vi hanno sostenuto in questo congresso”. “Apriamo insieme una fase di collaborazione“, ha detto Schlein. “Proseguiremo il percorso di innovazione e di apertura di Enrico Letta e quello di rinnovamento di Nicola Zingaretti”.
“Vogliamo essere un partito umile e utile” di fronte “alle risposte che sta dando il governo Meloni, il governo più a destra della storia repubblicana. Noi siamo altro”. “Nell’astensionismo – ha sottolineato la segretaria dem – si nasconde chi non ce la fa, le fasce di reddito più basse, è la crisi della democrazia. Per noi la risposta è chiara, siamo al fianco di quell’Italia che fatica, siamo qui per loro“. Schlein ha quindi aperto alle altre opposizioni: “Ci sono terreni comuni” di possibile collaborazione. “Abbiamo la responsabilità di esplorarli”.
Quindi l’appello al popolo delle primarie: “Venite qui, entrate in questa comunità, abbiamo bisogno di voi, della vostra passione, competenze, impegno, fiducia”. “Abbiamo riaperto il tesseramento e lo rifaremo nei Circoli e nei territori, dedicheremo una intera giornata a questo. In una settimana abbiamo avuto più di 10mila nuove iscrizioni, un segnale di vitalità importante”. “Dopo le primarie è cambiato il clima, sono cambiati i colori e l’attenzione e si è visto nella bellissima manifestazione a Firenze”, ha rimarcato.
“Dobbiamo avere cura della comunità e tenerla unita. Dobbiamo riconoscerci negli occhi gli uni degli altri. Dobbiamo porre fine finalmente a conflittualità che sottraggono energie preziose a costruire l’alternativa alle destre che sono le peggiori d’Europa”. “Non ci serve una resa dei conti identitaria ma dobbiamo mettere a valore le nostre differenze” ma andando su una linea chiara “senza compromessi al ribasso”. “Abbiamo un male da estirpare dentro di noi, non voglio mai più vedere stranezze o cose irregolari sui tesseramenti, capi bastone e cacicchi vari. Su questo – ha ammonito – dovremo lavorare tanto insieme, è la più grande sfida da affrontare insieme, ne va della credibilità del Pd, una cosa su cui non sono disposta a cedere di un millimetro”. “Troppo spesso in passato non abbiamo praticato la sorellanza. Lo dico anche agli uomini, la questione della parità di genere è soprattutto maschile“.
“Da oggi chi ha votato chi non conta niente, lo dico seriamente. Sarò la segretaria di tutte e di tutti, questo è l’impegno che mi prendo, anche di chi non mi ha sostenuto”, ha detto proponendo “Stefano Bonaccini presidente. Lavoriamo insieme perché il nostro scopo è tornare a vincere le elezioni“, ha rimarcato ancora Schlein, aggiungendo che “il congresso costituente deve proseguire, questo impegno deve proseguire e troveremo le forme insieme per portarlo avanti e rimettere al centro questioni fondamentali, quelle di cui parlano le persone a tavola”. “Dobbiamo valorizzare le competenze, rinnovando il gruppo dirigente. Ma stiamo già cambiando, abbiamo tanti giovani e donne oggi entrate in questa Assemblea. Facciamolo con ambizione, non per vuoto nuovismo ma per creare nuovi ponti intergenerazionali”.
“Noi faremo un’opposizione dura e rigorosa ma accanto a ogni critica ci sarà sempre una nostra proposta alternativa. Perché noi siamo così. Noi siamo sinistra di governo”.
“Portiamo avanti con il massimo impegno la battaglia per il salario minimo sia in Parlamento che nel Paese. E la grande battaglia in difesa della sanità pubblica. Su questo, lo dico al governo, faremo le barricate”, ha affermato ringraziando tra l’altro Roberto Speranza seduto in platea.
Sull’Ucraina, “dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino, che ha diritto di difendersi. Ma accanto a questo, anche chiedere un protagonismo più forte dell’Europa perché finisca la guerra” con “una pace giusta, perché non si può mettere sullo stesso piano chi è stato aggredito e chi ha deciso di aggredire”.
Quindi l’affondo contro il governo. “Abbiamo toccato con mano l’inumanità delle scelte di chi oggi governa il Paese. Noi siamo stati i primi a chiedere al ministro Piantedosi cosa fosse accaduto a Cutro. Eppure né Piantedosi, né Salvini, né Giorgetti, né Meloni hanno risposto. Sono andati a fare un Cdm a Cutro, sono rimasti chiusi dentro, senza nemmeno omaggiare le vittime e incontrare i parenti. Cosa che invece ha fatto il presidente Mattarella che va ringraziato per la sua sapiente guida. Noi chiediamo chiarezza. Chiediamo perché non è stata attivata la Guardia Costiera. E continueremo a fare queste domande”.
Nella replica all’Assemblea del Pd Schlein ha chiesto un minuto di silenzio alla platea: “Chiudo con un elemento di grande dolore, la notizia di un nuovo naufragio. E’ una vergogna per l’Italia e per l’Europa, non possiamo più vedere il Mediterraneo ridotto a un grande cimitero a cielo aperto”.
Su proposta della neo segretaria Stefano Bonaccini è stato eletto presidente del Pd dall’Assemblea nazionale dem. C’è stato un voto contrario, due gli astenuti. Vicepresidenti del partito la deputata dem Chiara Gribaudo e Loredana Capone, presidente del consiglio regionale della Puglia.
L’Assemblea del Pd ha approvato la proposta della nuova Direzione del partito. Tra le new entry il ritorno degli ex di Articolo Uno da Alfredo D’Attorre a Maria Cecilia Guerra. Entrano anche le Sardine con Mattia Santori e Jasmine Cristallo. Tra i nomi noti Goffredo Bettini, i sindaci Emilio Del Bono e Giorgio Gori e poi Pier Francesco Majorino, Andrea Orlando, Peppe Provenzano, solo per citare alcuni. C’è anche il ritorno di Livia Turco.
In apertura dell’Assemblea la presidente della commissione congresso Silvia Roggiani ha omaggiato Bruno Astorre: “Iniziamo questa Assemblea con un grande vuoto, quello di Bruno Astorre”, ha scandito e un lunghissimo applauso è stato tributato dall’Assemblea alla memoria del senatore recentemente scomparso. Roggiani ha anche ricordato altri due militanti dem scomparsi: Daniele Lucera, volontario deceduto il giorno delle primarie, e l’esponente del Pd romano, Enrico Gandolfi.
LETTA – “Avremmo avuto tante strade per arrivare qui, la strada scelta è quella giusta, un percorso che aveva bisogno non di un nuovo segretario o una nuova segretaria, non era sufficiente, anche con una persona straordinaria come Elly. Ma bisognava fare qualcosa di diverso, costruire insieme un nuovo Pd. Questa è la scelta che stiamo facendo, che grazie a voi abbiamo fatto”, ha detto Enrico Letta all’Assemblea del Pd. “Il popolo democratico ha chiesto a Elly di guidarci uniti, per questo la scelta di oggi è di grande intelligenza politica, che facciamo con la determinazione giusta. Il popolo e la comunità del Pd – ha sottolineato rivolto direttamente alla neo segretaria – ti hanno chiesto, Elly, di fare le scelte che devi fare senza negoziare con correnti e che nessuno ti venga a dire cosa devi fare. La forza dell’investitura che hai usala fino in fondo per il bene del nostro partito, della nostra comunità, del Paese,dell’Europa”.