IQ.23/11/2012 – Gli astronomi hanno usato tre telescopi negli osservatori dell’ESO in Cile per osservare il pianeta nano Makemake mentre passava di fronte a una stella distante e ne bloccava la luce.
Le nuove osservazioni hanno permesso di verificare per la prima volta se Makemake sia circondato da un’atmosfera. L’orbita di questo gelido mondo lo porta nelle zone esterne del Sistema Solare, e perciò si pensava che avesse un’atmosfera simile a quella di Plutone, ma non è così. I ricercatori hanno anche misurato per la prima volta la densità di Makemake.
Il pianeta nano Makemake è grande circa due terzi di Plutone e si sposta intorno al Sole su un orbita molto lontana, che si trova al di là di quella di Plutone, ma più vicin al Sole rispetto a quello di Eris, il più massiccio pianeta nano finora scoperto nel Sistema Solare. Osservazioni precedenti del gelido Makemake hanno mostrato che è simile agli altri pianeti nani, portando alcuni astronomi a concludere che la sua atmosfera, se presente, avrebbe dovuto essere simile a quella di Plutone. Il nuovo studio mostra che, come Eris, Makemake non è circondato da un’atmosfera significativa.
Gli scienziati hanno osservato Makemake mentre transitava di fronte a una stella lontana.
«Mentre Makemake passava di fronte alla stella e ne bloccava la luce, la stella scomparve e riapparve molto bruscamente invece di affievolirsi e poi tornare brillante gradualmente. Questo significa che il pianeta nano non ha un’atmosfera importante» dice José Luis Ortiz. «Si pensava – afferma ancora – che Makemake avesse buone probabilità di aver sviluppato un’atmosfera. Il fatto che non ce ne sia traccia significa che dobbiamo imparare ancora molto a proposito di questi corpi misteriosi. Scoprire per la prima volta le proprietà di Makemake è un grande passo avanti nello studio del club ristretto dei pianeti nani ghiacciati».
La mancanza di lune di Makemake e la sua grande distanza da noi lo rendono molto difficile da studiare e il poco che conosciamo di questo corpo celeste è solo approssimativo. È stato possibile osservare Makemake così in dettaglio perché è transitato di fronte a una stella, un evento noto come occultazione stellare. Queste rare opportunità permettono agli astronomi di scoprire molto sulle atmosfere
(Fonte Inaf)