“Negli Stati Uniti – scrive Sassoli – nel 2014 l’amministrazione Obama ha destinato 300 miliardi ai trasporti, tra investimenti sulle reti e per la sicurezza, e ciò ha comportato una crescita del Pil dell’1,9 % nel 2013 ed una previsione del 3,1% per il 2015″.
“In Europa, invece, l’incapacità di legare l’iniziativa privata alle risorse pubbliche nel settore trasporti potrebbe mettere a rischio programmi strategici e di successo come, ad esempio, il Connecting Europe Facility con la conseguenza che quei fondi saranno destinati ad altri paesi per opere meno necessarie”.
“Ho presentato in Commissione Trasporti – conclude Sassoli – alcuni emendamenti al regolamento del piano Junker per consentire di destinare al settore almeno una parte delle risorse e garantirne le priorità originarie. Sarebbe utile introdurre una clausola per destinare almeno il 33% del totale degli investimenti previsti dal FEIS a progetti con valore aggiunto europeo come il settore tecnologico europeo”.