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Pma. Neonati in provetta potranno non essere riconosciuti

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Un emendamento approvato dalla commissione Affari sociali della Camera, ad esclusione della Lega, che modifica la Legge 40, sulla procreazione medicalmente assistita (Pma) prevede per le madri che hanno avuto un figlio in provetta di poter decidere di non riconoscerlo al momento della nascita; attualmente questo avviene solo per le donne che hanno avuto una gravidanza naturale.

L’On.Palagiano ha dichiarato che non esistono madri di serie a e di serie b, e se a tutte le donne è concessa la possibilità di disconoscere il proprio nascituro al momento del parto, ciò deve essere permesso  anche per le donne che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita.

Per i Radicali con questo emendamento si corre il rischio di generare un mercato grigio dell’adottabilità”.

Netta la bocciatura della cattolica On. Paola Binetti, in quota Udc, secondo la quale un bimbo in provetta non nasce mai per caso.

In Italia, dal 2005, sono circa 32.000 i bambini nati con tecniche di procreazione assistita come risulta nel Registro nazionale della Procreazione medicalmente assistita attivo presso l’Istituto Superiore di Sanità.

8 Novembre 2012

 

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