I Posti di Ispezione Frontaliera (P.I.F.), Uffici veterinari periferici del Ministero della Salute, facenti parte della rete globale dei Border Inspection Posts (BIP) dell’Unione Europea, nel 2013 hanno svolto una fondamentale attività di tutela della sanità animale e della sicurezza alimentare attraverso il controllo sanitario di animali, prodotti di origine animale e mangimi provenienti da Paesi terzi e destinati all’intero mercato comunitario.
Nel 2013 sono state importate, attraverso i 23 P.I.F. italiani, circa 50.000 partite di animali vivi, prodotti di origine animale e mangimi. I prodotti della pesca, con più del 50% delle spedizioni rappresentano la categoria merceologica più rilevante, seguita dalle carni, (circa il 10% delle spedizioni) e dai prodotti di origine animale non destinati al consumo umano con percentuali inferiori al 10%.
Per quanto riguarda gli animali vivi, a seguito dell’entrata nell’Unione Europea dei paesi dell’Est europeo, le importazioni risultano essersi ridotte al minimo, a fronte di un aumentato traffico intracomunitario. Le importazioni di animali vivi di interesse agricolo zootecnico sono limitate a poche spedizioni di lepri e pulcini destinati agli allevamenti, mentre sono state circa 3.500 le spedizioni di animali vivi da compagnia (pet) e di altri animali vivi (scoiattoli, rettili, pesci ornamentali, ecc).
I controlli sanitari effettuati, sulla base delle valutazioni degli ispettori veterinari, delle disposizioni comunitarie e delle notifiche ricevute tramite il sistema rapido di allerta sanitaria dell’Unione Europea (RASFF: Rapid Alert System for Food and Feed), hanno consentito di bloccare e respingere 289 partite di merci provenienti da Paesi terzi. Nel 2013, i P.I.F. italiani hanno trasmesso 51 notifiche al sistema di allerta rapido europeo, RASFF, che corrispondono al 10% di tutte le notifiche trasmesse dai PIF di tutti i 28 Paesi dell’Unione Europea (505 notifiche).