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 Presentato il libro collettivo ‘Insieme per l’Inclusione Scolastica. Imparare a lavorare in gruppo e in rete’.

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Il libro ‘Insieme per l’Inclusione Scolastica. Imparare a lavorare in gruppo e in rete’, pubblicato lo scorso settembre dalle Edizioni Progetto Cultura, è stato presentato a Roma martedì 29 ottobre nella splendida sala conferenze di ‘Spazio Sette Libreria’, nello storico palazzo Cavallerini Lazzaroni di Via dei Barbieri 7. L’ampia platea nazionale collegata in streaming e il numeroso pubblico presente hanno seguito gli interventi degli autorevoli esperti chiamati ad argomentare intorno al tema sviluppato dall’importante ricerca.

Splendido esempio di scrittura collettiva, il testo ha visto la luce dopo una lunga gestazione, curata nel tempo da Primarosa Bosio, Fernanda Fazio, Nicola Striano e dal gruppo dei loro collaboratori. I ventisei coautori, eterogenei negli stili di scrittura, esperienze professionali e provenienze hanno affrontato l’impegnativo compito con la necessaria predisposizione per rendere comprensibile e fruibile la complessità di quanto presentato. La costruzione dell’architettura del testo, come rilevato da Primarosa Bosio nel corso del lungo lavoro di revisione, è transitata dalla lettura dei singoli ‘pezzi’ alla lenta individuazione di un filo che ha unito i singoli contributi fino a renderli pronti per la pubblicazione.

I relatori presenti in sala.

Moderati da Fernanda Fazio, i relatori Lucia De Anna, Pasquale Moliterni, Ersilia Bosco e Primarosa Bosio, in collegamento da remoto, hanno offerto ai partecipanti in sala riflessioni, spunti, condivisioni e un aperto confronto sui temi trattati dal libro. Attraverso i loro interventi, Giuseppe Fusacchia, dirigente scolastico dell’IC ‘Rosmini’ di Roma e Salvatore Nocera, avvocato, esperto in legislazione scolastica ed esponente della FISH si sono espressi sul tema dell’inclusione a scuola e hanno conferito valore aggiunto alla discussione.

Nel corso della presentazione Elena Tomei, protagonista con Romina Bufano di ‘Come dentro un film’, una commedia diretta da Veronica Liberale proprio sui temi dell’inclusione, ha letto la poesia ‘C’è chi’ di Wislawa Szjmborska e il brano ‘Villaggio globale’ e il desiderio di appartenenza’, uno degli ultimi scritti di Andrea Canevaro. Erano inoltre presenti in sala Adina Adami dell’Associazione Gruppo Asperger Lazio, Giuseppe Trieste, Presidente di Anthai Onlus, Mauro Limiti e Lisa Lombardi delle Edizioni Progetto Cultura, Giovanni Conforti del CTS Cosenza e una rappresentanza della Fondazione Giovanni Campaniello a sostegno delle persone autistiche.

La valenza del lavoro di gruppo secondo il contributo di Primarosa Bosio

Affinché un gruppo lavori bene a scuola, finalizzando la sua azione al raggiungimento di una soddisfacente inclusione scolastica, occorre realizzare una serie di condizioni che i capitoli del libro ben illustrano ai lettori. Di sicuro, ci riferiamo ai valori filosofici e pedagogici presentati nel primo capitolo, dono di Andrea Canevaro, che ricordiamo con affetto e gratitudine anche per il ruolo svolto nelle fasi di ideazione di questo testo. La conoscenza comune e l’applicazione di metodologie contenute nel secondo capitolo, ‘cuore’ propulsore del testo, si presentano particolarmente adatte a sviluppare nel gruppo gli elementi inclusivi, sperimentandone scientificamente l’efficacia e operando una analisi critica dell’esperienza.

Gli aspetti emotivi e relazionali, solitamente sottovalutati ma che nel terzo capitolo vengono presentati attraverso contributi ed esperienze, influiscono pesantemente sulle dinamiche dei gruppi di lavoro in tutte le situazioni di conflitto. Il ricorso a sostegni, in particolar modo di natura organizzativa e digitale, crea le condizioni affinché il gruppo funzioni. Secondo i riferimenti presenti nel quarto capitolo del libro, essi forniscono gli ‘attrezzi’ per sostenere la comunicazione anche in casi di emergenza, come avvenuto nel periodo buio del covid. È invece nel capitolo quinto del libro che si affronta la rielaborazione di esperienze di collaborazione intra e interistituzionali, utili a comprendere la necessità di costruire alleanze, seppure tenendo conto delle diverse finalità e dei peculiari linguaggi.

L’opportunità di prevedere modalità di valutazione condivise è un aspetto assai poco praticato ma indispensabile per garantire l’efficacia degli interventi messi in atto e la correttezza metodologica delle operazioni. Nell’ultimo capitolo del libro si presenta uno strumento di autovalutazione di sistema che ha la peculiarità di rivolgersi agli organismi di gestione dei processi inclusivi nella scuola, la filiera ministeriale e gli organismi di supporto previsti dalle norme (Osservatorio permanente per l’Inclusione Scolastica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, GLIR, CTS, CTI, Scuole Polo).

L’incontro di Andrea Canevaro con il GLII: la testimonianza di Fernanda Fazio

Spazio Sette Libreria.

Come lui stesso amava farsi chiamare al di là di ogni formalità accademica, Andrea è stato fecondo per l’insieme dei componenti del Gruppo di Lavoro Interscolastico per l’Inclusione (GLII). L’incontro è avvenuto proprio nel momento in cui si era alla ricerca di un’identità tra molteplici azioni, mille progetti che da anni il gruppo portava avanti per individuare soluzioni nelle emergenze, ricerca di fondi necessari per i progetti in corso e tentativi di un coinvolgimento attivo dei colleghi che partecipavano a convegni o corsi di formazione.

Incuriosito e attento, come nel suo stile, Andrea Canevaro ha inizialmente partecipato ad alcuni degli incontri in presenza per poi aderire alla lista ‘Suggerimenti per una didattica della vicinanza’, creata per mantenere in contatto, seppure a distanza nel periodo covid, gli esponenti delle molteplici realtà professionali legate al mondo della scuola. Avendo lui stesso suggerito di ‘lasciare una traccia’ di quanto in essere nel Gruppo di lavoro, Andrea ha poi donato il suo contributo al libro dal titolo ‘Il disagio e il bisogno di appartenenza’.

Il testo ‘Insieme per l’Inclusione Scolastica. Imparare a lavorare in gruppo e in rete’ è incentrato sull’importanza di sviluppare nella scuola e nel contesto sociale la consapevolezza del saper lavorare insieme, l’esigenza di conoscersi, di rispondere al bisogno di appartenenza e di creare contesti accoglienti. Un dono prezioso, il suo, che narra, attraverso esempi concreti e allegorie, tutto il processo inclusivo che si rivela attuale ancor di più oggi, periodo in cui sembrano smarriti i valori di una società forte ed aperta.

Saper lavorare in gruppo e in rete: il contributo di Nicola Striano

Il libro ‘Insieme per l’Inclusione Scolastica. Imparare a lavorare in gruppo e in rete’ evidenzia per la prima volta in modo approfondito, fino a coinvolgere tutto il sistema scuola, quanto sia centrale lavorare in gruppo e in rete al fine di realizzare l’inclusione. Tale peculiarità rende la pubblicazione particolarmente utile per i dirigenti scolastici, i referenti per l’inclusione, gli insegnanti di sostegno e curricolari, gli operatori dei Centri Territoriali di Supporto agli studenti con disabilità (CTS), i responsabili e i dirigenti degli Uffici Scolastici Regionali e, speriamo caldamente, anche chi opera all’interno del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il Ministero rappresenta infatti il ‘cervello del sistema’ e sappiamo come in questo organo siano importanti le connessioni tra le singole cellule, le sinapsi e la rete neuronale.

Ringraziamenti

Un grazie doveroso va indirizzato a tutto il gruppo di lavoro che ha operato congiuntamente e in squadra per rendere possibile la complessa organizzazione dell’incontro di presentazione e la divulgazione del testo agli organi di stampa, ai relatori, ai curatori, alle coautrici e ai coautori, ai direttori della Collana Socio-psico-pedagogica e ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico, ai partecipanti in libreria e in collegamento da remoto, alla lettrice Elena Tomei, alla cantante Guendalina Casa, agli editori di Edizioni Progetto Cultura, ai tecnici di sala, alle responsabili degli eventi di Spazio Sette Libreria, ai fotografi e ai giornalisti presenti nella Sala Conferenze di ‘Spazio Sette Libreria’. Infine, le foto che corredano il presente articolo vengono pubblicate per gentile concessione di Caterina Cecchi – caterina_fotografando

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