Prima le critiche per aver chiuso la scuola e la necessità di riaprirle, ora le critiche alla Azzolina perchè non vuole chiuderle. Tanta confusione in Italia e a farne le spese sono gli studenti.
Continua la tensione tra le Regioni e il Governo sulla didattica a distanza. Questa volta è la Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni ad attaccare la ministra dell’Istruzione. A sostenere le tesi del Governo interviene poi in serata il ministro della Salute Roberto Speranza: “Lavoriamo perché scuola sia in presenza”.
“Abbiamo proposto al Governo la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori per diminuire i picchi di utenza nelle grandi aree urbane.
“Stiamo ultimando il monitoraggio sui contagi a scuola sulla quarta settimana – ha risposto la ministra dell’Istruzione dai microfoni di “Di Martedì” de La7 – c’è poca crescita, il tendenziale è lo stesso delle settimane precedenti. Con questi dati dovrei lasciare gli studenti a casa?”. “Spiace – ha aggiunto – che qualcuno pensi che studenti e studentesse possano essere sacrificabili”.