Sono 60mila i votanti che si sono recati nei 400 seggi allestiti per le primarie del Pd Lazio. Circa 36mila i votanti tra Roma e provincia, con quest’ultima che supera la Capitale grazie a oltre 20mila votanti. Il senatore Bruno Astorre ha vinto con il 70%, che in provincia supera il 75% contro il deputato Claudio Mancini e il vice presidente del Municipio II Andrea Alemanni.
In tutta la giornata si sono registrati seggi vuoti, organizzatori a braccia conserte, file queste sconosciute, messaggi a raffica sul telefonino in corner per “sollevare” il destino della chiamata alle urne. Confusione, disinformazione, rabbia, indifferenza nelle parole del popolo dem. Debutto flop per le primarie per l’elezione dell’Assemblea e del segretario regionale del Pd del Lazio. Almeno fino a poco dopo l’ora di pranzo – dalle zone centrali fino alla periferia della Capitale – i votanti in gazebo e sedi di partito si contavano sul palmo della mano. A giudicare dai commenti, a tenere lontano i cittadini dall’appuntamento elettorale, è specialmente il contributo di due euro richiesto.