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Produttore tv fa maxi-donazione al Met di New York: arrivano 200 opere (Botticelli, Van Gogh… ).

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Una donazione da sogno, che farebbe la gioia di qualunque museo, quella annunciata nelle scorse ore dal Metropolitan Museum of Art, che ha comunicato il promesso arrivo di ben 200 opere tra dipinti, disegni e sculture provenienti dalla collezione del produttore Dick Wolf, famoso per aver prodotto famosissime serie tv come Miami Vice Law & Order. Un regalo di Natale inaspettato la cui eccezionalità consiste in quello che è presente nella raccolta: il museo fa sapere che ci sono opere di artisti come Sandro Botticelli, Vincent van Gogh, Bronzino, Orazio Gentileschi, Artemisia Gentileschi, Guercino, Giovanni Battista Tiepolo, Giovanni Domenico Tiepolo.

Acquistate nel corso di molti anni dal collezionista neyworkese, queste opere arricchiranno il patrimonio di tre dipartimenti del Met (Dipinti europei, Scultura e arti decorative europee e Disegni e stampe), rendendo questo uno dei doni più importanti promessi al Met dell’ultimo mezzo secolo. Ispirato dalle numerose visite al Met all’inizio della sua vita, Dick Wolf ha cercato opere che riflettessero la sua passione per l’arte, soprattutto quella dal XV al XVIII secolo, nonché una selezione di opere più moderne. Il risultato, fa sapere il Met, “è una collezione di notevole ampiezza e profondità” piena di “opere eccezionali”.

“Con la sua straordinaria gamma di dipinti, sculture, arti decorative e opere su carta europee”, ha dichiarato Max Hollein, direttore del Metropolitan, “la Collezione Dick Wolf rappresenta uno dei doni più significativi fatti al Met negli ultimi tempi, trasformando davvero e aggiungendo nuove dimensioni al patrimonio del Museo. Dalle opere degli artisti più conosciuti e amati dell’epoca rinascimentale e barocca, a quelle meno conosciute ma di profonda importanza storica, la collezione riflette l’eccellente conoscitore e la costante dedizione di Dick Wolf ai diversi media artistici dei periodi. Inoltre, il sostanziale contributo finanziario fornirà un supporto fondamentale per le esposizioni delle collezioni e le attività accademiche del Met. Siamo profondamente grati per la sua generosità, che avrà un impatto sui milioni di visitatori del Met per molti anni a venire”.

Oltre alle opere d’arte incluse in questo dono promesso, Dick Wolf sosterrà con un ulteriore donativo due gallerie nel dipartimento di scultura e arti decorative europee: le Gallerie del Quattrocento e del Cinquecento, che saranno chiamate Gallerie Dick Wolf. La dotazione, dice il museo, “rappresenta un’importante opportunità per ripensare questi spazi e arricchire l’esposizione delle opere in mostra, soprattutto in combinazione con i punti salienti della Collezione Dick Wolf, che completano la rinomata collezione di sculture e oggetti del XV e XVI secolo del Met”.

Wolf ha detto: “Da quando avevo otto anni, mi fermavo al Met mentre tornavo a casa da scuola, due o tre volte al mese, e vagavo per le gallerie. Era un periodo più semplice, non c’era l’ingresso, potevi entrare dalla strada. Sono sicuro che la maggior parte dei collezionisti concorderebbe nel dire che vedere la tua arte esposta nel più grande museo del mondo è un onore. Questo è il mio regalo di Natale al Museo, alla gente di New York e alla città in cui ho incontrato per la prima volta il potere e la bellezza della grande arte”.

Don Bacigalupi, art advisor della Dick Wolf Collection, ha aggiunto: “Dick Wolf è il collezionista e filantropo ideale. Ha assemblato, con intelligenza e grande occhio, una superba collezione di dipinti, sculture, disegni, mobili e arti decorative che parlano in modo eloquente dei tempi e dei luoghi in cui sono stati realizzati. E il suo impegno esemplare nel condividere pubblicamente la sua collezione parla della sua generosità e comprensione del potere dell’arte di ispirare, educare e illuminare”.

Nei prossimi anni il Met prevede di presentare un’installazione di opere selezionate dalla donazione, con particolare attenzione a un gruppo di disegni. Un’opera di Orazio Gentileschi, la Madonna col Bambino del 1620 circa, è adesso in mostra nelle gallerie recentemente riaperte per i dipinti europei dal 1300 al 1800.

Fonte: FINESTRESULLARTE.INFO

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