Le foto sono vere, Zingaretti alzi il sedere e vada a vedere con i propri occhi invece di minacciare querele e dare false smentite
“Sono disponibile fin da subito ad andare in Procura e testimoniare quanto visto al Pronto Soccorso del San Camillo. La Regione Lazio la deve smettere di minacciare querele e dare luogo a false smentite. Siamo stanchi di questo atteggiamento, a questo punto il Presidente Zingaretti alzi il sedere e vada a vedere con i suoi occhi cosa accade al San Camillo e il caos che regna in altri pronto soccorso della Capitale”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Salute, nel controbattere all’atteggiamento arrogante e minatorio della Regione Lazio nei confronti delle denunce sull’emergenza del Pronto Soccorso San Camillo.
“Le parole della Regione Lazio sono smentite da foto veritiere e anche dai fatti, oltre che dalle testimonianze di operatori sanitari e comuni pazienti. Esiste una circolare della dirigente Degrassi inviata a tutti gli ospedali sede di Dea o Pronto Soccorso, con 9 direttive guida da rendere operative entro fine 2013, che impegnano ogni singola struttura a rispondere con gli accorgimenti adottati entro il 31/12. In questi 9 punti, proprio uno faceva specifico riferimento alla gestione del pronto soccorso, alle file e al posizionamento dei pazienti, per evitare sovraffollamenti e disfunzioni all’interno delle strutture. Oltre tale scadenza, tra l’altro, era proprio la Direzione sanitaria del San Camillo Forlanini a mandare una circolare interna dove si autorizzava l’aggiunta di posti letto in corridoio nelle diverse UU.OO, al fine di arginare il grave sovraffollamento del Pronto Soccorso e dell’Area di emergenza . Ora la Regione si lamenta perché i pazienti sono nei corridoi? E affermano gravemente che non ci sono le barelle? Era a tutti noto, altrimenti non avrebbero mai mandato una circolare che autorizzava proprio l’uso dei corridoi. Ma il dramma non riguarda solo il San Camillo, a breve invierò una sintetica analisi dei dati sui pronto soccorso della Regione”, conclude la nota.