Abbiamo analizzato il sito della Regione Lazio dove è possibile controllare on line i dati sul Pronto Soccorso; nonostante lo riteniamo incompleto, non possiamo che accogliere questa iniziativa con grande favore perché finalmente si dimostra la volontà di intervenire in maniera concreta su questa problematica, denunciata dalla Uil Fpl di Roma nell’Ottobre del 2013.
Lo dichiara in una nota il Segretario Responsabile della Uil Fpl di Roma Sandro Bernardini.
Indicare i dati di accesso ai PS, il tipo di codice in trattamento di tutti gli ospedali del Lazio sede di Dea e PS è un primo passo, ma non permette di valutare concretamente la capacità di un Pronto Soccorso di rispondere tempestivamente alle richieste di assistenza e la capacità di far fronte in modo adeguato ai casi con urgenza e non. E’ determinante conoscere quanto un cittadino rimane all’interno del PS in attesa di un posto letto o di essere trasferito in altra struttura; tutto questo si può verificare con il tempo di permanenza.
Ricordiamo molto velocemente la situazione generale aggiornata al 2012 del codice rosso:
• nel Pronto Soccorso sui 5705 accessi in Codice Rosso il tempo di permanenza medio è di 341,6 minuti, pari a 5,69 ore;
• nei DEA di I livello i cui accessi totali nel 2012 sono stati 21953 il tempo medio di permanenza è di 11,27 ore ore circa;
• nei Dea di II livello i cui accessi totali nel 2012 sono stati di 9482 il tempo medio di permanenza è stato di 11,52 ore;
• nei Pronto Soccorso Specialistici i cui accessi sono stati 594 nel 2012 la media è stata di 151,5 pari a 2,52 ore.
E ricordiamo anche la permanenza media del Codice giallo:
• nel PS i 108.642 codici Gialli hanno una permanenza media di 5 ore;
• nei Dea di I livello i 228.478 codici Gialli 9 ore circa;
• nei Dea di II livello i 66558 circa 10 ore;
• nei PS Specialistici i 22.862 impiegano 3 ore circa.
La Uil Fpl di Roma – conclude Bernardini – si rende disponibile ad offrire il proprio contributo per l’individuazione di politiche volte a migliorare la situazione nei PS:
• Dallo sblocco del Turn Over per potenziare il Pronto Soccorso, a partire dalle strutture con il più alto tempo di permanenza ormai a rischio default;
• Ottimizzare le disponibilità dei posti letto sulla base delle attuali necessità;
• Spostare almeno la meta degli accessi in Pronto Soccorso in altre strutture; questo è possibile con una concreta diffusione delle ‘Case della Salute’, almeno una per ogni distretto con la presenza di medici di base, specialisti ambulatoriali, infermieri e tecnici.