Un altro passo in avanti nell’opera di riassetto delle società regionali del settore economico e del sostegno all’accesso al credito delle imprese. Dal primo agosto, infatti, cessa definitivamente l’attività di Unionfidi Lazio, con l’avvenuto completamento della sua fusione per incorporazione in seno a Sviluppo Lazio. Con la chiusura di Unionfidi sono ormai tre le società del gruppo Sviluppo Lazio che hanno cessato la loro attività: Asclepion (chiusa), Banca Impresa Lazio e Unionfidi Lazio (queste ultime due assorbite da Sviluppo Lazio). “La nostra azione di revisione della spesa non si ferma e va avanti. Chiudiamo – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – per sempre un altro ente. In questi mesi abbiamo rivoluzionato il supporto della Regione al mondo economico, stiamo passando da 6 società a una unica: così abbiamo un interlocutore più semplice e diretto. E poi abbiamo abolito 154 poltrone, ridotto i componenti degli organi di revisione delle aziende da tre a uno e da cinque a tre nelle Asl. In questo modo risparmiamo 200 milioni di euro, che a regime diventeranno 400 milioni di euro ogni anno. Grazie a queste risorse potremo ridurre le tasse senza togliere un centesimo allo sviluppo, al sociale e alle famiglie. Ecco il nuovo Lazio: dove cancelliamo gli sprechi e investiamo sui servizi”. “Continua l’opera, decisa l’anno scorso dalla giunta e approvata a fine anno dal Consiglio, di profonda riorganizzazione degli strumenti regionali di sostegno alle imprese e al loro accesso al credito che sta portando la Regione – conclude l’assessore alle Attività produttive, Guido Fabiani – ad avere un’unica società regionale attiva come strumento di attuazione delle politiche economiche: Sviluppo Lazio”.