“Quanta polvere c’è, dentro casa è tutto un velo” non c’era bisogno di ascoltare le parole di Battisti per rendersi conto dello stato di abbandono in cui versava il palazzetto dello sport di Viale Tiziano. Il quartiere Flaminio a Roma una volta era un triangolo sportivo, accerchiato da strutture pronte ad accogliere ogni tipo di evento: Foro Italico (subito al di là del Ponte della Musica), Stadio Flaminio e appunto Palazzetto. Da più di qualche anno ormai quella geometria di eventi era rimasta un lontano ricordo, l’Olimpico era l’unico sopravvissuto al degrado e all’abbandono mentre il Flaminio è stato dimenticato e lasciato in decadenza in attesa di un progetto di riqualificazione che tutt’oggi non si vede neanche all’orizzonte. Le strutture sembravano destinate rientrare nella famiglia dei ruderi architettonici, se così possiamo chiamarli, nella quale rientra anche la Vela di Calatrava in zona Tor Vergata. Infatti, sia il Palazzetto che lo Stadio vennero realizzati da Pier Luigi Nervi, ingegnere che ha lasciato tra le sue opere più importanti strutture ancor oggi protagoniste della vita quotidiana italiana come lo Stadio Artemio Franchi a Firenze o il Grattacielo Pirelli a Milano. Se per il Flaminio il futuro è ancora imprevedibile, il palazzetto, noto come PalaTiziano, ha ottenuto una seconda data di nascita, il 15 ottobre 2023, ed è tornato ad ospitare un evento dopo 6 anni di degrado: finalmente è stato rimosso quel velo di polvere che lo avvolgeva.
PalaTiziano: la casa delle Wolves
Roma è sempre di più una città di sport. Non solo il calcio ha ottenuto il protagonismo domenicale anche grazie alla serie di Sold out dell’Olimpico; la passione sportiva dei romani va oltre il dominante pallone: la recente Ryder Cup al Marco Simone golf club è stata un trionfo di pubblico e gli Internazionali BNL d’Italia continuano ogni anno a ritoccare il record di appassionati di tennis che giungono al Foro Italico. Negli ultimi anni dentro al Raccordo si sono riuniti anche i fan del ciclismo per il Giro d’Italia e del nuoto, altro straordinario successo organizzativo nella piscina del Foro Italico, e all’orizzonte ci sono ancora gli Europei di atletica, quelli di calcio e chissà se oltre all’Expo si tornerà a parlare di un ritorno dei Cinque cerchi nella città eterna. Lo sport che non è sicuramente stato trascurato negli ultimi mesi è di certo il volley, chissà che proprio aver visto a distanza ravvicinata Michieletto, Lavia, Romanò e compagni in finale all’EuroVolley2023 non abbia spinto il pubblico a riempire anche il rinato PalaTiziano. Nella giornata inaugurale, sotto gli occhi del primo cittadino Roberto Gualtieri che lo ha definito un “gioiello dell’architettura dello sport”, hanno ritrovato la loro casa le ragazze del Roma Volley Club, note come Wolves, che sembra abbiano scelto la stagione giusta per esordire nel massimo campionato, dopo una dominio in A2 giocato in trasferta a Guidonia in attesa del PalaTiziano.
Guidate da Giuseppe Cuccarini e capitanate da Marta Bechis, le Wolves hanno ricevuto per la prima volta l’abbraccio e il tifo della nuova vecchia casa. Quando si tratta della squadra della città, i romani sanno come tifare, portando sugli spalti la voce e il cuore e disperandosi ad ogni punto perso, senza neanche controllare più di tanto i nervi al momento di un contestato videocheck che scatena i fischi contro l’arbitro di gara. Le ragazze della Roma in A1 si sono guadagnate un appoggio incondizionato dalla loro città anche se il risultato non è stato quello che ci si aspettava nella prima uscita casalinga. A murare gli attacchi di Celeste Plak si presentava il Chieri, vincitrice dell’ultima Challenge cup (potremmo definirla la Conference League del volley), non proprio l’avversario più comodo che infatti, sotto i colpi di una straordinaria Camilla Weitzel a muro e ai 17 punti di Skinner ha nettamente aperto la ricezione delle azzurre vincendo tranquillamente in tre set. Per le Wolves è la prima sconfitta stagionale, dal Palazzetto trovano la passione dei tifosi che non le hanno mai abbandonate neanche quando ormai il risultato finale della partita era chiaro a tutti i presenti. Il fan club giunto in Viale Tiziano con tanto di bandiere e megafono ha portato con sé una buona dose di voce guidando il sostegno alle ragazze. Le giocatrici sono già entrate nel cuore dei romani, lo testimonia anche il coro dedicato alla capitana, che riprende la melodia dedicata a Maradona: “Oh mammamammamamma ho visto Mar… ta Bechis, e innamorato son”, questa atmosfera merita la permanenza in Serie A, e se dovesse arrivare qualcosa di più a fine stagione sarà una festa “romanista”.