Un kit per gli insegnanti per avvicinare gli studenti alla scienza, una cassetta degli attrezzi anche “per creare un messaggio diretto ai ragazzi per spiegare agli studenti – dopo gli anni della pandemia di Covid – il sistema immunitario oggi ancora troppo uno sconosciuto”. La scienziata Luisa Bracci Laudiero, ricercatrice dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Cnr, spiega così, intervistata dall’Adnkronos, le ragioni della mostra “Immunologia: il fascino della diversità” che viene inaugurata oggi dal Cnr-Cin a Roma, nella sede centrale del Cnr di Piazzale Aldo Moro. Il percorso espositivo – aperto al pubblico e dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo e e secondo grado – rimane aperto fino al 9 novembre prossimo ed è già overbooking con “oltre 1.200 ragazzi prenotati” sottolinea Bracci Laudiero curatrice della mostra con la referente Francesca Di Rosa dell’Istituto di Biologia e Patologia Molecolari (referente), e con Fabrizio Antonangeli dell’Istituto di Biologia e Patologia Molecolari. La mostra viene inaugurata nell’ambito della conferenza ‘L’immunologia oggi nel Cnr: uno sguardo al passato pensando al futuro’ promossa dal CIN- CNR Immunology Network nato nel 20216. “Vogliamo spingere a far imparare la scienza giocando e vogliamo dare agli insegnanti una sorta di kit con post di approfondimento sul sistema immunitario o sui vaccini, dando loro anche siti di riferimento dove indirizzare i ragazzi, sono strumenti scientifici validi, arricchiti da video, su cui costruire, anche in classe, uno studio di approfondimento dei temi legati all’immunologia” spiega ancora la ricercatrice Luisa Bracci Laudiero per anni nel team del Nobel Rita Levi Montalcini.
La conferenza al Cnr racconta alcuni capitoli della storia dell’immunologia nel Cnr con le testimonianze di ricercatori dell’Ente che sono stati protagonisti di alcune delle ricerche più significative nel settore. La mostra viene inaugurata presso la galleria digitale, la sala 3D e la sala polifunzionale della Sede del Cnr. L’esposizione ha insomma “un taglio didattico-divulgativo ed è aperta a tutti” continua Bracci Laudiero, ma in particolare a studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di far conoscere i principali concetti di questo ambito scientifico e suscitare curiosità e interesse verso la ricerca scientifica nel settore. Il tema della diversità nel campo dell’immunologia viene affrontato da più punti di vista: l’eterogeneità strutturale e funzionale delle cellule che compongono il sistema immunitario, la diversità degli antigeni, la specificità dell’interazione fra antigene e anticorpo, la memoria immunitaria verso microbi, allergeni, vaccini, rendendo unico ciascuno di noi. I visitatori possono osservare cellule e microrganismi al microscopio e sono coinvolti in giochi didattici.
“Divulghiamo la scienza e sosteniamo l’approccio alle materie STEM” ed è questa “una delle missioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche che, attraverso la costante spinta data dalla presidente Maria Chiara Carrozza, si è ora tradotta anche in questa mostra” conclude Bracci Laudiero. Osservazioni al microscopio, e-Poster, giochi didattici ma non solo. I partecipanti alla mostra possono avere l’opportunità anche di interagire direttamente con le ricercatrici ed i ricercatori pronti a rispondere a domande e curiosità.
Andreana d’Aquino