Ritengo francamente paradossale l’atteggiamento dell’amministrazione capitolina che non ha voluto assumersi la responsabilità di scegliere il sito alternativo a Malagrotta, ma ha chiesto allo Stato di farlo tramite la nomina di un commissario, e oggi dice no a Monti dell’Ortaccio dopo aver già detto no a qualsiasi altro sito indicato in precedenza: Corcolle, Pian dell’Olmo e Quadro Alto.
Se Alemanno non vuole Monti dell’Ortaccio convochi il Consiglio comunale e si assuma la responsabilità di indicare un sito alternativo, altrimenti non ha il diritto di continuare a porre veti, con il rischio che i rifiuti restino per strada, anche perché la soluzione non può essere quella di portare i rifiuti all’estero.
Roma, Mercoledì 31 ottobre 2012