IQ. 17/07/2013 – Roma oggi perde Vincenzo Cerami, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e paroliere. Autore di “La vita è bella” lo scrittore aveva 72 anni ed era ammalato da tempo. Una figura culturale di spicco e di grande talento. Dal suo primo romanzo “Un borghese piccolo piccolo” fu tratto il film interpretato da Alberto Sordi. Allievo di Pasolini, debuttò con lui al cinema come aiuto regista. Roma gli aveva dato i natali il 2 novembre del 1940 da genitori siciliani.
Sposato con Graziella Chiarcossi, cugina di Pier Paolo Pasolini, ha avuto due figli, l’attrice Aisha, nata dall’unione con la prima moglie Mimsy Farmer, e Matteo, giovane regista. Ha scritto davvero molte cose e di grande spessore. Cerami ha ricoperto l’incarico di ministro dei Beni Culturali del governo ombra del Pd al Governo Berlusconi IV, mantenuto fino al marzo del 2009. Il suo ultimo appello era stato proprio per la cultura: “la nostra speranza è che lo Stato e le imprese decidano insieme di investire sulle bellezze d’Italia e prendano coscienza che la cultura, il talento, la fantasia sono una risorsa reale”, aveva scritto in una accorata lettera che la figlia Aisha aveva letto al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica un mese fa, in occasione della presentazione dei candidati ai David di Donatello 2013. Roberto Benigni scrive: “Aver conosciuto Vincenzo Cerami è stato un regalo che qualcuno mi ha fatto e non so chi sia. A volte ringraziavo a caso, un regalo grande. Come mi piaceva stare insieme a lui! Gli ho voluto un bene che non c’è verso dirlo. Scrittore, rugbista, sceneggiatore, ballerino di twist imbattibile, poeta. Mi ha insegnato come si fa a far battere il cuore alla gente. Che bellezza essergli stato amico. Che regalo! Grazie Vincenzo, per te il mio più bel sorriso”. Così, invece, lo ricorda Walter Veltroni: “Era prima di tutto una persona straordinaria, un vero amico, quindi un grande scrittore, un uomo generoso e colto senza aver mai smarrito quel suo tratto davvero popolare. I suoi libri, i film che aveva scritto, la sua passione generosa ne hanno fatto uno degli intellettuali più significativi di questi anni”. Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, in una nota esprime “profondo cordoglio per la scomparsa del grande scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami, figura straordinaria per la cultura del nostro paese, autore di pagine che rimarranno indelebili nella storia del cinema mondiale”. Per il regista Gianni Amelio, Cerami lascia un’eredità straordinaria, umana e professionale. “E’ stata la persona che mi ha insegnato a scrivere”, ricorda commosso, “e soprattutto la persona che mi ha insegnato a leggere, che è la cosa più importante”. Tutti hanno messaggi di profondo rispetto e stima per un uomo sì di cultura ma anche grande umanamente e socialmente.