Aveva promesso il pugno duro e fin dalle prime manifestazioni nell’est del Paese è intervenuta: al momento la polizia ha già arrestato, nelle città spalmate sugli 11 fusi orari del Paese, più di 4mila attivisti, dalla capitale Mosca fino a Krasnoyarsk, Vladivostok, Novosibirsk e San Pietroburgo. Sono scesi in piazza dall’estremo est del Paese, a meno venti gradi, fino alla capitale Mosca. Avanzano gridando “Libertà”, “Putin è un ladro” e “la Russia sarà libera”. Protestano di nuovo, come nel fine settimana scorso, per chiedere la liberazione dell’oppositore Alexei Navalny, in carcere dal suo ritorno in patria lo scorso 17 gennaio dalla Germania, dove era stato ricoverato in seguito a un tentativo di avvelenamento con l’agente nervino Novichok, del quale Navalny accusa direttamente i vertici del potere russo.
mercoledì, Novembre 27, 2024