In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 253.438 persone (+629 rispetto a ieri, +0,2%; ieri +574) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: continua, dunque, la crescita dei casi, che in questi giorni ha spinto il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità a parlare di una nuova allerta, e il governo a varare alcune misure restrittive (e a ipotizzarne altre). La preoccupazione è particolarmente alta in vista della ormai prossima riapertura delle scuole. Intervistato dal Tg1 Roberto Speranza ha rivolto un «appello ai giovani» ad usare «tutta la cautela possibile». «Capisco che c’è volontà di uscire, di vivere dopo i mesi di lockdown -sottolinea il ministro della Salute- ma se contagiano genitori o nonni rischiano di produrre un danno reale. Al momento abbiamo lasciato tre regole fondamentali, che valgono per i giovani ma valgono per tutti: indossare la mascherina, obbligatoria al chiuso ma va indossata anche all’aperto se c’è il rischio di incrociare altre persone; il distanziamento di un metro; lavarsi le mani».
Tornando ai dati, delle persone contagiate, 35.392 sono decedute (+158: ma nelle ultime 24 ore i morti sono 4, mentre 154 decessi sono stati registrati solo oggi dalla Regione Emilia-Romagna, benché relativi ai mesi scorsi, ieri +3) e 203.640 sono state dimesse (+314, ieri +403). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 14.406 (+157; ieri +168); il conto sale a 253.438 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 764 (-7, 0,9-%; ieri -15), di cui 55 in terapia intensiva (-1, -1,8%; ieri +1).