IQ. 31/08/2013 – Comunicato Stampa
La giustizia italiana? Clemente con il pedofilo e spietata con la vittima!
In un palazzo di Roma, un uomo ha abusato sessualmente di una bambina, orfana di padre, che viveva nell´appartamento adiacente. Nell’Aprile 2010 la ragazzina, allora undicenne, ha trovato il coraggio di raccontare la vicenda alla madre; con l´aiuto di una psicologa, la vittima ha raccontato degli abusi sessuali subiti, protrattisi per diversi anni.
L’uomo è stato condannato a tre anni di reclusione; la condanna è stata confermata in secondo grado, ma il 4 luglio la Corte di appello, con il parere negativo della procura generale, revoca il “divieto di dimora” nell´appartamento in cui si sono consumate le violenze e fa tornare il carnefice a un passo dalla sua vittima.
“La giustizia italiana questa volta ha superato il limite” -afferma l´eurodeputato Matteo Salvini, e aggiunge- “la pedofilia è il crimine più abominevole che si possa concepire ed è impensabile che una bambina si ritrovi a vivere di fianco al suo carnefice per colpa di una giustizia menefreghista”.
“Se è già vergognoso che un pedofilo sconti appena tre anni”- continua l´eurodeputato- “è ancora più intollerabile che sia proprio lo Stato a calpestare, invece che tutelare, i diritti di una ragazzina innocente”.