IQ. 16/11/2013 – Entro il primo trimestre 2014 sarà possibile prenotare una visita e pagare il ticket in tutte le farmacie private e pubbliche operanti nel Lazio
Una mossa che non produrrà alcun beneficio ai cittadini. Anzi ci possono essere persino ripercussioni sul piano occupazionale. Entriamo nel dettaglio.
Non ci sembra una priorità della sanità laziale trasformare le farmacie in CUP, con un eventualmente rischio di generare ulteriori esuberi e quindi licenziamenti dei lavoratori impegnati nei vari sportelli Cup ospedalieri.
Avremmo apprezzato un intervento concreto volto a telematicizzare le prescrizioni dei medicinali. Cosa significa e cosa comporta? In parole povere, il medico di base prescrive dei medicinali on line ed il farmacista con un semplice codice ritrova la richiesta e consegna il medicinale all’utente.
Fare un prospetto del risparmio non è complicato! Riduzione della carta in circolazione, riduzione costo del trasporto per la consegna dei ricettari e conseguente riduzione dei costi per l’archiviazione delle stesse. Ma soprattutto tracciabilità totale di qualsiasi movimento.
Ritornando alla prenotabilità ed incasso ticket nelle farmacie dobbiamo evidenziare che il problema non è chi prenota; ma il fatto che non si riesce a prenotare per mancanza di disponibilità… L’unica soluzione possibile per superare questo dramma è il potenziamento del Re.cup (il Call Center Regionale del Lazio) unico in Italia, che consente al cittadino di prenotarsi una visita specialistica direttamente da casa alzando la cornetta (servizio gratuito)… Ma nel Lazio si sa!! Amiamo guidare una Ferrari con un motore della vecchia 500.
Sino a quando non si obbligheranno i convenzionati con il SSN a mettere a disposizione le loro agende nel Servizio di Prenotazione Regionale 80.33.33, a partire dalle prestazioni critiche, il problema delle liste di attesa non si risolvera’. Tutto questo può effettuarsi a costo zero per la Regione!!