Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze ai famigliari della signora deceduta al Policlinico Tor Vergata dopo una caduta dalla barella lasciata in un corridoio del pronto soccorso per ben 6 giorni.
Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della UIL FPL Giovanni Torluccio.
Pronto Soccorso ormai al collasso, con tempi di permanenza assurdi che variano dalle 10 ore a svariati giorni, in attesa di essere spostati ad altro reparto.
Una situazione figlia dei gravi tagli alla sanità decisi da Governo e Regioni.
Nonostante le contenute dimensioni della spesa sanitaria (in rapporto al Pil e in valore assoluto), il Ssn è stato sottoposto negli ultimi anni a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), soprattutto nelle regioni sottoposte a Piano di Rientro, che hanno contribuito – prosegue Torluccio – a contenere la spesa ma che stanno producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul funzionamento stesso, contribuendo anche ad alimentare le importanti disomogeneità presenti tra le varie Regioni e di conseguenza l’equità del sistema.
Per questo non possiamo più accettare che, ogniqualvolta si verifichino in sanità gravi episodi come quello accaduto al PTV, si punti il dito sempre e solo contro infermieri e medici.
Di chi è la colpa di questa grave carenza dei servizi? Di infermieri e medici costretti a turni massacranti a causa del blocco del turn over e a lavorare in condizioni quasi proibitive o di chi sta “demolendo” la sanità con questi continui tagli?
E’ ora di smetterla – conclude Torluccio – con questo gioco al massacro e si intervenga concretamente attraverso misure efficaci che diano rilancio al nostro Servizio Sanitario Nazionale. La Uil Fpl ha da tempo lanciato delle controproposte sulla sanità a partire dalla lotta agli sprechi, all’abolizione dei vitalizi sino alla eliminazione delle tante stazioni appaltanti, carrozzoni inutili e costosi voluti dalla politica.