«Ogni minuto è prezioso»: lo dice il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, a tre giorni dall’inizio delle lezioni in 13 regioni (in Friuli si inizia il 16, in Sardegna il 22, nelle altre si è posticipato al 24). La verità, ammette Giannelli, è che, di giorno in giorno, di ora in ora, il contatore delle criticità- banchi, docenti, mascherine, test- fa uno scatto in avanti. «Mancano circa 5 mila aule, almeno 2,2 milioni di banchi: in molte scuole gli studenti dovranno mantenere la mascherina anche da seduti».
I test
Circa il 50% dei docenti e dei collaboratori si è sottoposto a test sierologico: il 2,6% è risultato positivo, il che significa che 13 mila persone potenzialmente contagiose non entreranno a scuola, fino a quando il tampone non darà esito negativo. Non è detto che tutto il personale si sottoponga al test, volontario. L’unica regione che, tra le polemiche, lo ha reso «obbligatorio», è la Campania.