di Gianluca Colasanti
IQ. 21/04/2015 – In questa trentunesima giornata di campionato la Juventus manda un messaggio forte e chiaro di totale supremazia nei confronti delle rivali, o presunte tali, per la corsa al titolo. Battendo la Lazio in scioltezza allo Stadium, infatti, i bianconeri allontanano i biancocelesti dalla vetta, portandosi a soli 6 punti dal quarto titolo consecutivo. Si ferma, inoltre, la scia vincente dei ragazzi di Pioli, che dopo 8 vittorie consecutive cadono sotto i colpi di Tevez e Bonucci.
Non approfitta di questo passo falso biancoceleste la Roma, che senza il supporto della Sud squalificata si fa bloccare in casa dall’Atalanta di Reja, come sempre molto bravo nell’imbrigliare le sortite offensive degli avversari con schemi difensivi a prova di bomba. La domenica non eccellente delle romane riapre la corsa Champions al Napoli, che contro un Cagliari quasi spacciato infila la seconda vittoria di fila in campionato e si porta a soli 5 punti dal secondo e terzo posto. Non approfittano invece Sampdoria e Fiorentina, che attese da due impegni sulla carta piuttosto abbordabili non riescono a tenere il passo del Napoli. La Doria, infatti, pareggia contro un Cesena quasi rassegnato alla B e la Fiorentina, contro il Verona, prima spreca un rigore e poi viene punita al minuto 90 dalla rete di Obbadi, che mette la firma sulla salvezza degli scaligeri, condannando la Fiorentina a dire addio alla Champions.
Poco spettacolo e, francamente, poco fascino per il derby della Madonnina, che finisce a reti bianche tra due squadre che, in questo momento, rischiano di rappresentare il punto più basso della storia di Inter e Milan. Rimane a soli 5 punti da un piazzamento europeo il Torino, che avrebbe potuto avvicinare ulteriormente la Fiorentina se non avesse trovato un solo punto nella trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Come quella tra Roma ed Atalanta, anche questa gara è stata decisa da due calci di rigore degli uomini simbolo, Berardi e Quagliarella. Seconda vittoria di fila anche per il Palermo, che si lascia definitivamente alle spalle la crisi battendo in casa il Genoa, altra squadra piuttosto vicina alla zona Europa League. Pareggi, infine, tra Chievo e Udinese e tra Empoli e Parma, quattro squadre che, per un motivo o per un altro, hanno già la testa alla prossima stagione.