Il Sassuolo dimostra che le motivazioni si possono trovare anche con la pancia piena e batte l’Inter 2-1 grazie ai gol di Politano e Berardi.
A questo punto se la Lazio dovesse vincere domenica il sogno champions si allontanerebbe ancora di più.
Luciano Spalletti, al triplice fischio di Inter-Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Premium Sport: “Dal punto di vista fisico la squadra non è stata in difficoltà, non bisogna fare confusione. Loro verticalizzavano subito su Politano e Berardi, noi non siamo riusciti ad incastrarci subito in campo, non siamo riusciti a recuperare in maniera veloce. Abbiamo buttato molta corsa e molte energie per provare ad abbassare la squadra. Nel secondo tempo ci siamo messi meglio tatticamente, ma poi è arrivato il secondo gol e la squadra ha perso un po’ di equilibrio. Questo risultato è figlio soprattutto di errori nostri, perché i palloni ci erano capitati. Il Sassuolo ha fatto quello che doveva fare regolarmente, al di là di qualche episodio. Gli si fanno i complimenti per aver vinto una partita difficile e importante. Erano nella condizione mentale ideale per aver raggiunto già la salvezza, hanno fatto tutto quello che dovevano fare a parte rimanere qualche volta troppo a terra, ma se glielo fanno fare va bene anche questo. Icardi? Non è mai colpa di un calciatore solo. Noi siamo passati in svantaggio, ma poi c’era tutto il tempo per rifare le cose con calma e prendere definitivamente la partita in mano e schiacciarli perché con questo fare possesso li avremmo costretti a fare fatica. Siamo stati disordinati e distanti dai loro attaccanti che si abbassavano molto. Credo ci sia anche un po’ di casualità in quello che è successo, ma è inutile dire che non ci è girata bene. Consigli è un portiere di assoluto valore, ha fatto vedere la qualità che ha. Crotone-Lazio? Viaggerò durante la partita, ho un evento di beneficenza. Questa sconfitta sicuramente pesa, ma la squadra ha fatto una buona partita. Ho visto i calciatori distrutti nello spogliatoio, ci tenevano moltissimo e hanno dato il cuore. Non tanto con la testa magari, ma con cuore e gambe tanta roba”.