si rinforza la possibilità del ritorno di piogge e temporali su diverse nostre regioni. Secondo lo schema barico generale, prospettato su una considerazione di parametri medi tra tutti centri di calcolo, la circolazione che potrebbe configurarsi a partire da domenica 2 agosto e poi soprattutto verso lunedì 3 martedì e 4 agosto. Si concretizzerebbe un palese demolimento del promontorio anticiclonico caldo protagonista nei giorni precedenti a opera di un nuovo cavo depressionario facente capo a un minimo in prossimità del Mare del Nord, e a cui sarebbe associato un altro intenso fronte temporalesco che dalla Francia si porterebbe soprattutto sulle nostre regioni settentrionali, in parte centrali.
Le dinamiche di questo ennesimo peggioramento nord-atlantico, sarebbero abbastanza simili, così come prospettato, a quanto accaduto sul finire della settimana scorsa, più nello specifico verso venerdì 24, con asse del cavo depressionario quasi idebtico e con forte fenomenologia allegata su molte regioni del Nord, in quel caso ricordiamo il nubifragio con allagamenti su Milano, le distruttive grandinate in Piemonte e una tromba d’aria su Alta Toscana. Dunque, prospettive bariche per gli inizi di agoato, abbastanza simili a quell’evento, per cui vi sarebbe da ipotizzare una nuova forte ondata di maltempo, soprattutto sulle regioni settentrionali e localmente sul Nord Appennino, all’insegna di rovesci e temporali diffusi. Il cavo d’onda, si assocerebbe ad azioni instabili pre-frontali già nella giornata di domenica 2 agosto e magari con temporali apripista anche sabato 1 sui settori Alpini e prealpini. Tuttavia, il fronte perturbato più importante dovrebbe transitare tra il 3 e il 4 agosto e, in questa fase, apportare i rovesci e i temporali più intensi, anche a carattere di nubifragio e con grandinate e colpi di vento. Verosimilmente i fenomeni più ricorrenti e abbondanti interesserebbero ancora una volta le regioni settentrionali centro-orientali; fenomeni più irregolari e meno insistenti, ma ugualmente a carattere forte, localmente, sul Piemonte, sulla Liguria, sul Nord Appennino, sulla Toscana, anche sulle Marche, verso l’Umbria e le aree interne del Lazio e sull’Abruzzo.