Un incremento dei costi del 30 – 40% e una diminuzione della disponibilità del prodotto del 20 – 30% rispetto agli anni precedenti.
E’ quanto prevede l’Osservatorio del Centro agroalimentare di Roma (Car) a causa della crisi idrica. A risentire di più sono i prodotti a foglia – rileva il Car Roma – le angurie e i prodotti in serra.
Tra i casi esemplari – sostengono – quello delle angurie a fronte del fatto che l’anno scorso i produttori spendevano circa 6.000/7.000 euro per ettaro, mentre quest’anno, a causa dell’irrigazione continua, è stimato un incremento del 20% all’ettaro. Il Centro agroalimentare aggiunge che “un’altra criticità è legata all’irraggiamento, soprattutto per i produttori che dispongono dei sistemi di irrigazione ad aspersione in quanto per non rovinare i prodotti l’irrigazione avviene la mattina presto o la sera tardi”. Car specifica nel merito, che “l’arrivo anticipato della primavera ha modificato i turni di irrigazione, aumentandone la frequenza, mentre prima l’irrigazione avveniva ogni 3 giorni.
Ora, in questo periodo tutti i giorni”.
Infine, il Centro agroalimentare confronta la media dei prezzi prevalenti dei primi 6 mesi del 2021 con quelli del 2022. Dalle elaborazioni risulta che lo scorso anno le angurie avevano un prezzo di 0,83 euro/kg e la lattuga 0,71 euro/kg, ora il prezzo delle angurie è di 0,92 euro/kg e della lattuga 0,88 euro/kg.
( Ansa)