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SIRIA – Da donatori 1,5 mld per i civili.

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siriadi Paolo Dominici

IQ. 31/01/2013 – La comunità internazionale torna a mobilitarsi a sostegno dei civili siriani. La conferenza dei donatori, in Kuwait, con la partecipazione di 59 Paesi e 13 agenzie dell’Onu, ha raccolto promesse di aiuti per oltre 1,5 miliardi di dollari.

Lo ha annunciato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, aggiungendo che “abbiamo superato l’obiettivo”. Adesso si punta a raccogliere il denaro entro sei mesi per arginare la catastrofe umanitaria innescata da 22 mesi di conflitto interno in cui le vittime stimate dall’Onu solo almeno 60.000.

Brahimi: Consiglio Sicurezza ONU deve agire

Aprendo i lavori, Ban ha lanciato un appello a tutte le parti e “in particolare al governo siriano” affinché “si fermi il massacro nel paese, in nome dell’umanità”. Analogo appello è stato rivolto dall’inviato speciale Lakhdar Brahimi, lunedì scorso ad una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu a porte chiuse. La Siria “si sta distruggendo a poco a poco” ed il massimo organo politico dell’Onu non può restare diviso “aspettando che arrivino giorni migliori”, ha avvertito Brahimi, ricordando i massacri quotidiani e l’emergenza umanitaria di 700 mila profughi secondo gli ultimi calcoli dell’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite, su cui l’Onu “non ha altra scelta che restare impegnata”.

Giovedì riunione Ministri Esteri UE

La crisi siriana torna sul tavolo dei ministri degli Esteri Ue. Un nuovo punto sulla situazione si farà giovedì 31 a Bruxelles al Consiglio Affari Esteri, nel quale si discuterà anche di una possibile revisione dell’embargo sulle armi, anche se una decisione non arriverà prima di metà febbraio. La fine dell’embargo alle armi è stata chiesta dall’opposizione al regime riunita sotto la Coalizione nazionale siriana, lo scorso 28 gennaio a Parigi nel corso di una riunione internazionale a cui hanno partecipato oltre 50 delegazioni, tra cui l’Italia.

 

L’Italia continua a sostenere l’opposizione

Anche l’Italia è fortemente impegnata nell’attività diplomatica. “La soluzione della crisi siriana resta una priorità assoluta nell’agenda internazionale del Governo e della diplomazia italiana”, ha sottolineato il ministro Giulio Terzi, che negli ultimi giorni ha avuto contatti con alcuni omologhi dei Paesi partner e con i leader della Coalizione dell’opposizione siriana. Al presidente della coalizione Mouaz al Khatib, il titolare della Farnesina ha ribadito il sostegno italiano al popolo siriano e alla Coalizione sia sul fronte della ricerca di una soluzione politica credibile, che non preveda la presenza di Bashar Assad, sia sul fronte umanitario e dell’aiuto al consolidamento delle strutture interne della Coalizione stessa.

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