La situazione in Siria è drammatica. In questi giorni violenti scontri si sono verificati tra l’esercito siriano e milizie di ribelli in diversi distretti di Damasco con bombardamenti lealisti nella periferia della capitale, come ha riferito l’Osservatorio per i diritti umani con base a Londra.
Solamente nelle ultime 30 ore oltre 11mila persone sono fuggite dalla Siria; la maggioranza in Turchia ma anche in Giordania e Libano. Dall’inizio della crisi, sono 410 mila le persone scappate verso altri Paesi.
Allarmante il silenzio dell’Occidente. Lo stesso Assad ha dichiarato che nessun leader occidentale lo ha contattato per discutere la situazione e cercare una soluzione politica dall’inizio della crisi, nel marzo del 2011, accusando i servizi di Intelligence occidentali di favorire indirettamente il traffico di armi e miliziani per il fronte anti-regime.
In una intervista ad una televisione russa Assad ha risposto che non accetterà nessun esilio politico, “non sono un burattino, sono un siriano e devo vivere e morire in Siria” ha concluso il presidente Siriano.