Il Sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF) consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto, e quindi di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia.
Complessivamente, nel 2013 sono state trasmesse 3.136 notifiche che hanno riguardato:
2.649 l’alimentazione umana
262 l’alimentazione animale
225 la migrazione di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti.
L’Italia è risultata il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, dimostrando, come negli anni passati, una intensa attività di controllo sul territorio nazionale, con un totale di 534 notifiche (pari al 17%).
Dopo l’Italia, il Regno Unito (332), la Germania (330), i Paesi Bassi, la Francia, la Spagna e il Belgio.
Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche riguardano il riscontro della Salmonella, seguita da Escherichia coli e Listeria monocytogenes.
I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il RASFF sono i residui di fitofarmaci seguiti dalle micotossine e da migrazioni di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Ancora numerose risultano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta, anche se si assiste ad una diminuzione rispetto ai due anni precedenti.
Per quanto riguarda l’origine, invece, i prodotti nazionali irregolari sono stati 97.
Pertanto, l’Italia risulta il quarto Paese europeo, per numero di notifiche ricevute, dopo la Spagna e la Polonia, rispettivamente con 187 e 126 notifiche.
Considerando anche i Paesi Terzi, l’Italia risulta ottava.
Lo Stato che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non regolari è la Cina, seguita dall’India e dalla Turchia.