IQ.10/10/2013 – I Finanzieri del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria, unitamente al Comando Provinciale di Verona, hanno perquisito, su ordine dell’Autorità Giudiziaria scaligera, le sedi operative di un’organizzazione che gestiva, attraverso portali tematici, la diffusione in violazione al diritto d’autore di migliaia di opere cinematografiche, nonché numerosissimi films in prima visione assoluta.
I due siti sequestrati, su decreto del G.I.P. Dott. Paolo Scotto di Luzio, attivi sul web dal 2012, avevano già ricevuto più di 240 milioni di visite, grazie anche alla pubblicizzazione su noti social network.
Le Fiamme Gialle delle Unità Speciali hanno individuato e denunciato alla Dottoressa Elisabetta Labate, P.M. presso la Procura della Repubblica di Verona, i responsabili dei domini web, registrati all’estero, ma di fatto gestiti in Italia.
Le perquisizioni, eseguite nei confronti dell’amministratore di origine moldava, residente a Verona, e del suo braccio destro, un italiano della provincia di Napoli, hanno consentito il sequestro di consistente materiale informatico di nuova generazione, tra cui vari PC.
Considerando che un terzo delle visite genera la visione di un film, che a prima vista per i più sprovveduti può apparire quasi un lecito passatempo, solo con questa operazione della Guardia di Finanza, a fronte di oltre 240 milioni di accessi, è stata registrata la fruizione illegale di oltre 80 milioni di opere in violazione al diritto d’autore.
Il danno, riferibile al mancato incasso per il settore cinematografico, secondo stime della S.I.A.E., ammonterebbe a circa 330 milioni di euro, con conseguenze negative sul piano occupazionale, ingenti perdite per l’Erario ed inevitabili ripercussioni sull’economia sana del Paese.
Le indagini proseguono ed, al momento, non si possono escludere ulteriori sviluppi.