Sono oltre 1.200 i minori che ogni anno muoiono in Europa a causa di complicazioni legate all’inquinamento. A dirlo sono le ultime stime dell’Agenzia europea dell’Ambiente che ha incrociato i dati relativi al 2021 e quelli preliminari per il 2022 ricevuti dai 27 Paesi membri dell’Ue e da Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia.
Smog, la situazione in Europa
Dall’analisi dell’Agenzia europea dell’Ambiente, contenuta in un rapporto intitolato “Air pollution and children’s health”, emerge che nell’aria di tutte le più grandi città del continente si trova biossido di azoto, le cui emissioni sono causate principalmente dal traffico. Livelli significativi di ozono si registrano in particolare nel bacino del Mediterraneo, e dunque anche in Italia, a causa dell’irradiazione solare e del calore nella formazione di questo gas.
Sempre a livello continentale, tra i dati sottolineati nell’analisi la scarsa concentrazione di zone verdi nei pressi degli istituti scolastici con poco più del 10% di queste aree entro un raggio di 300 metri dalle strutture educative e con solo il 6% coperto da alberi. In questa graduatoria primeggiano i Paesi del Nord Europa. Alla luce di ciò, l’Agenzia dell’Ambiente chiede ai governi dei Paesi Ue l’adozione di politiche specifiche per la protezione di bambini e adolescenti, ad esempio attraverso la creazione di “zone di aria pulita” intorno alle scuole.
Nonostante i livelli delle emissioni siano generalmente diminuiti nel Vecchio continente, quadri allarmanti si registrano in diverse aree, in particolare nell’Europa centro-orientale, complici l’uso del carbone per il riscaldamento e la produzione industriale. I dati peggiori emergono non a caso nei pressi delle stazioni di monitoraggio di Piotrkow Trybunalski e Nowi Sacz, in Polonia, e di Slavonski Brod, in Croazia. Quelli migliori, invece, rimandano a Faro, in Portogallo, e a Umea e Uppsala, in Svezia.
Smog, in Italia maglia nera per la Pianura padana
A preoccupare di più in Italia è la situazione nella Pianura padana, tra le regioni europee con i più alti livelli di particolato (Pm10 e Pm2.5) nell’atmosfera. Cremona è tra le città europee con la più alta concentrazione di particolato sottile nell’aria (Pm2,5) e occupa il 372esimo posto per qualità dell’aria. Padova è 367esima, Bergamo, Piacenza, Brescia e Venezia stazionano tra le posizioni 356 e 359, Milano è al 349esimo posto, Roma al 257esimo, Napoli al 241esimo.
Secondo l’Agenzia in Italia Genova (158esimo posto) è la prima città con una qualità dell’aria accettabile, Sassari (16esimo posto) è in assoluto la migliore. Per ciò che concerne la presenza di aree verdi nei pressi delle scuole, a Milano, Bari e Napoli solo il 5% di queste aree si trova entro 300 metri dagli istituti, mentre a Roma, Firenze e Bologna la percentuale si spinge fino al 10%.