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giovedì, Settembre 19, 2024

Sport drink.

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giovedì, Settembre 19, 2024

Nelle ultime settimane mi è capitato sempre più spesso di riscontrare in sportivi, adolescenti e persone anziane, l’utilizzo di sport drink (in genere quelli che hanno il postfisso in –ade) per “recupero”, per “diletto” o per “debolezza”.

Rabbrividivo ad ogni singola parola pronunciata, così come rabbrividisco puntualmente al solo nominare le bevande cosiddette energetiche che promettono ali o performance mostruose. Ma la cosa più spaventosa è che l’utilizzo viene consigliato spesso da supposti Personal Trainer e, udite udite, dai medici di famiglia.

D’accordo che nella vita tutti si sono lasciati trasportare dalla curiosità di assaggiare queste bevande (perché altro non sono) un po’ per sfizio, un po’ per atteggiamento… me compreso, ma da qui a dire che questi sport drink siano salutari ci passa la galassia.  

Sono certo che quando questi prodotti sono stati messi in commercio, la mission fosse diversa, ma attualmente, dal punto di vista nutrizionale, il valore di questi prodotti è calato a dismisura a causa di politiche di carattere industriale ed esigenze di stoccaggio e distribuzione che obbliga l’aggiunta di diverse sostanze a carattere non- nutrizionale.

Questi “cosi” con bottiglie colorate e con grafica “attraente”, sono nati e sono stati presentati come integratori per chi fa attività fisica, considerati salutari e necessari dopo lo sport (necessari come una sigaretta a polmone aperto dopo una maratona).

In realtà queste sostanze (anche la parola bevanda mi stona) contengono acqua (in alcuni casi minerale), zucchero, a volte edulcoranti, sali… poi stabilizzanti, coloranti e aromi; la polisucco di Harry Potter avrebbe sicuramente più ragione di essere consumata.

Fatta eccezione per casi molto particolari (agonismo), quando si fa sport non è necessario reintegrare i Sali. Per reintegrare i liquidi persi facendo un’ora di attività in palestra è sufficiente e preferibile bere SOLO ed ESCLUSIVAMENTE acqua: per svolgere al meglio la nostra attività sportiva abbiamo bisogno di una SANA, VARIA E BILANCIATA ALIMENTAZIONE (sul “bilanciata” non mi dilungo perché ho visto diete rilasciate abusivamente da qualche buontempone nelle palestre che di bilanciato non avevano nemmeno il font di word) e bere acqua prima, durante e dopo l’attività (BERE!! Anche qui ho visto piani ELEMENTARI elaborati con i TAGLI IDRICI… giornate intere dove è PROIBITO BERE!!).

Lo zucchero contenuto in questi “liquidi per freni colorati” (anche la parola sostanza è fuori luogo) è sempre troppo, se consideriamo l’energia consumata durante l’allenamento: una bottiglia da mezzo litro di sport drink contiene circa 30 grammi di zucchero, una quantità esagerata se pensiamo che secondo le linee guida dell’Oms gli zuccheri semplici non dovrebbero apportare più del 10% delle calorie totali giornaliere, cioè 50 grammi circa per un adulto.

A volte le indicazioni nutrizionali nelle etichette sono riferite a una porzione da 250 millilitri, ma è molto difficile che in preda alla sete, avendo in mano una di queste bottiglie – spesso dotate di comodo sistema per bere senza nemmeno svitare il tappo – se ne beva solo metà.

Quando lo zucchero è in parte sostituito con edulcoranti le calorie diminuiscono, ma non per questo le bibite diventano consigliabili. Diverse ricerche dimostrano che l’uso di edulcoranti mantiene l’abitudine di preferire alimenti dolci, e a lungo andare spinge a consumarne una maggiore quantità.

Inoltre anche se i colori di queste bevande ricordano arancia o limone, di questi frutti non c’è traccia.

Il simpatico colore fluorescente di queste “pozioni”, in alcuni casi è un colorante innocuo (il betacarotene, anche se penso sia stato messo lì per caso), ma in altri si trova il blu brillante E133, colorante che non gode buona fama, mentre il giallo è ottenuto con E104 (giallo di chinolina), che “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”. Un possibile effetto negativo sull’attenzione è da segnalare anche per i coloranti E110 ed E122, presenti nella versione “rossa” della bevanda.

Non è da sottovalutare inoltre anche la tipologia di sport drink che si assumono.

Molto spesso si tende a comprarli a casaccio, senza notare che alcune concentrazioni dei “magici ingredienti” possono portare diverse reazioni all’organismo. Si distinguono in:

Bevande isotoniche: la concentrazione del soluto è simile a quella del plasma, per questo la velocità di assorbimento è medio-alta. Sono indicate nelle fasi pre e durante la gara/allenamento.
– Bevande ipotoniche: la concentrazione del soluto è inferiore a quella del plasma, per questo la velocità di assorbimento è molto alta. Anche queste tipologie di bevande sono indicate nelle fasi pre e durante la gara/allenamento.
– Bevande ipertoniche: la concentrazione del soluto è maggiore di quella del plasma, ne consegue un rallentamento dell’assorbimento. Sconsigliate quindi durante la gara, in quanto l’eccessiva concentrazione causerebbe il richiamo di liquidi nel lume intestinale (il contrario di quello che sarebbe il nostro obiettivo) provocando diarrea e dolori addominali.

Quindi facciamo molta attenzione: queste bevande NON sono utili, anzi rischiano di essere pericolose (sia per l’attività fisica sia per altro) e non è opportuno consumarle!

E soprattutto NON SONO DISSETANTI… ANZI!

Perché non sostituire lo pseudo-integratore con qualcosa di completamente sano e naturalmente reperibile?
Le operazioni saranno poche e semplici:
1. ½ litro di acqua
2. Il succo di 1 pompelmo o di 2 limoni o 1 arancia
3. ¼ di cucchiaino da caffè di magnesio

La scelta del limone può essere dedicata a soggetti che richiedono una spinta metabolica maggiore, un’alcalinizzazione del pH ematico e di una ridotta percentuale di zuccheri.

La scelta del magnesio invece è dettata dal fatto che regola la contrazione muscolareincrementa la produzione di energia, la resistenza allo sforzo, e regola la temperatura corporea.

Nel caso della bevanda “artigianale” la quota calorica totale fa riferimento agli zuccheri dell’agrume utilizzato; nel caso si necessiti di un maggior apporto calorico, come nel caso di sforzi fisici prolungati come ciclismo o maratona, la nostra preparazione può essere addizionata con miele o un cucchiaino di maltodestrine.

Dott. Febo Quercia – Biologo Nutrizionista
Per info e contatti: cell. 347.5706003

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