«Spero che sia solo una battuta», dice a La Stampa il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che sul budget a dodici stelle è di tutt’altro avviso. Va usato sì come arma, ma non nel senso indicato da Di Maio. «C’è in corso il negoziato per il nuovo bilancio», premette Tajani. «Bisogna che l’Italia sia molto dura e bisogna che condizioni l’erogazione di nuovi fondi ai Visegrad», il club dei quattro Stati membri dell’Est (Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria) che più di ogni altro frena a soluzioni che prevedano condivisione degli oneri. Un approccio che impedisce la ripartizione dei 177 migranti fermi sulla nave Diciotti.