Riceviamo dagli amici e colleghi di Vento Nuovo
di Federica Pacilio
IQ. 30/12/2012 – A poco più di un anno dall’inizio della sua attività il Rostocco di Acerra ha proposto, nei giorni 22 e 23 dicembre, un altro lavoro della sua rassegna teatrale, “Mutu”, scritto e interpretato da Aldo Rapè, vincitore dell’ultimo Festival di Avignone come “miglior spettacolo straniero”.
Dieci anni di silenzio, un ritorno, uno scontro.
La drammatica storia di due mondi a confronto, di verità mai pronunciate, di una terra che si imbratta ancora di sangue arricchendo l’esercito degli esecutori sempre più disperati.
Un prete ed un mafioso, la croce e la pistola, le urla ed il silenzio.
Un silenzio culturale, sociale, che penetra e si infittisce tra i vincoli familiari, distruggendoli.
Aldo Rapè irrompe, col suo intenso spettacolo, nelle coscienze ponendole dinanzi ad una realtà dicotomica; da un lato l’opinabilità di una strada, dall’altro la disperazione che induce a intraprenderla, da un lato la facilità con la quale si punta il dito, dall’altro l’ipocrisia delle istituzioni religiose che spesso, purtroppo, hanno chiuso occhi e bocche al cospetto di personalità discusse.
Nessun condannato, nessun assolto, tutti colpevoli.
Mutu.