IQ. 19/09/2013 – Il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico ha incontrato ieri pomeriggio al Viminale il relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla tratta di esseri umani, Joy Ngozi Ezeilo e una delegazione Onu, per valutare l’impatto dei provvedimenti anti-tratta adottati dal governo italiano e rafforzare la cooperazione e il coordinamento interazionale su questo tema. Presente all’incontro il capo del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Angela Pria.
Il viceministro Bubbico, nel ringraziare il relatore Onu per l’impulso che la sua missione può dare alle attività di prevenzione e contrasto contro la tratta e tutte quelle forme di violenza che offendono la dignità della persona e ne ledono la sua incolumità, ha sottolineato il ruolo di avanguardia che l’Italia gioca a livello internazionale nella lotta alla tratta.
«Il rispetto della dignità della persona e l’inviolabilità dei diritti umani – ha affermato Bubbico – sono principi sacri e irrinunciabili che ogni ordinamento giuridico civile deve garantire e tutelare. E’ insopportabile assistere a fenomeni di violenza che coinvolgono esseri che si trovano in evidente stato di debolezza e che riguardano spesso donne e bambini. L’Italia è fortemente impegnata – ha aggiunto il viceministro – sia a livello normativo che operativo contro la tratta di esseri umani e intende rafforzare il coordinamento internazionale non solo dal punto di vista giuridico, ma anche operativo, per quanto riguarda l’attività delle forze di polizia».
«La legislazione italiana sul tema è ben strutturata – ha sottolineato Bubbico – e il protocollo di Palermo firmato nel 2000 ha rappresentato il punto di partenza per mettere in atto strumenti avanzati per le procedure di identificazione, sostegno e assistenza alle vittime di questi reati. Un esempio è Il Progetto Praesidium, considerato una best practice a livello comunitario e finalizzato a rafforzare e supportare la gestione dei migranti che arrivano nel nostro Paese, individuando le vittime di tratta».
«L’Italia – ha concluso il viceministro – ha tutto l’interesse a colmare eventuali lacune che il nostro ordinamento dovesse presentare e a rendere sempre più efficace la collaborazione internazionale in questo ambito. Proprio per questo, il tema della lotta alla tratta degli esseri umani sarà uno di quelli qualificanti della Presidenza italiana dell’Ue nel 2014».